LEVERKUSEN – Simone Inzaghi arriva in casa dei campioni di Germania, per la sesta partita del girone di Champions, con una doppia consapevolezza. “Sappiamo che con 17 punti si può essere direttamente agli ottavi e con 18 sei tranquillo. Ma sappiamo anche che affronteremo una squadra fortissima, che ci costringerà a dovere fare una grande partita”, ha detto l’allenatore nerazzurro alla vigilia della sfida col Bayer. In pratica, a conti fatti, nelle tre gare che mancano nel maxi girone – oltre al Leverkusen, lo Sparta Praga in trasferta e il Monaco a San Siro – l’Inter potrebbe fare 4 punti, avendone già 13, per evitare i play off, che costringono a giocare due partite in più per accedere agli ottavi.
Nessuno ha mai fatto le prime sei gare senza subire gol
L’Inter di Champions è una squadra vincente quanto quella di campionato, ma arriva alle vittorie per una strada diversa: non prende gol, ma non ne segna molti. Nessuno nella storia della Coppa dei Campioni / Champions League ha mai fatto le prime sei partite senza subire gol. E l’Inter è già a quota cinque. I nerazzurri sono è però anche fra le prime otto quella che ha segnato di meno. Sette gol, contro i 18 del Barcellona terzo in classifica, che ne ha però incassati cinque. Il Liverpool capolista ne ha fatti 12 e preso uno solo. “Tanto in Serie A quanto in Europa, dobbiamo alzare il nostro livello in termini di pressione, iniziativa, di tutto”.
Calhanoglu: “Emozione tornare a Leverkusen”
Quanto alla formazione, è quasi certo che in attacco, al fianco di Thuram, giocherà l’iraniano Taremi, che finora ha sempre messo piede in campo nelle gare di Champions. In difesa, di fronte a Sommer, è probabile che giocherà il trio composto da Bisseck, De Vrji e Bastoni. A centrocampo, saranno Frattesi e Zielinski ad affiancare il regista Calhanoglu, che in Champions recupera in media 9 palloni a partita (nessuno in Europa come lui) e che in conferenza stampa ha detto: “Per me è una grande emozione tornare qui a Leverkusen, dove ho giocato, dopo sette anni. E da allora sono cresciuto, anche grazie a Inzaghi”. Sulle fasce correranno Darmian – Dumfries, febbricitante, è rimasto in Italia – e Carlos Augusto. Una conformazione simile a quella fin qui scelta per la Champions da Inzaghi.
Sulle orme dell’Atalanta
I precedenti, per quel che conta, sono favorevoli all’Inter, che ha affrontato il Leverkusen tre volte, vincendo tutte le partite. L’ultimo incontro è stato nell’estate del 2020, nei quarti di finale di Europa League a Dusseldorf, con i nerazzurri vittoriosi 2-1 grazie ai gol di Barella e Lukaku. Nella scorsa stagione, a interrompere la lunghissima serie di gare senza sconfitte dei tedeschi è stata l’altra nerazzurra lombarda, l’Atalanta: “Le vanno fatti i complimenti, per quanto fatto sia in Europa che in campionato negli ultimi anni”, ha detto Inzaghi. E sa che per superare le “aspirine”, come in Germania vengono chiamati i giocatori del Bayer per via dello sponsor, servirà una gara perfetta, come quella dei ragazzi di Gasperini a Dublino in finale di Europa League: il Leverkusen ha vinto sette delle ultime otto partite casalinghe in competizioni europee, con un pareggio. In queste partite ha segnato 27 gol e subiti solo 6, con 138 tiri in più rispetto agli avversari.
