In un'intervista esclusiva rilasciata alla Gazzetta dello Sport, Marotta ha risposto a tante domande scomode. Immancabile il pensiero nei confronti di Lukaku, reo di aver "abbandonato" l'Inter: "È il passato, Lukaku è il passato. Non c’è una componente societaria che ancora pensi a lui. Nessuno, dico nessuno. Poi, da uomo di calcio, sono dinamiche che devi mettere in preventivo, non è mica la prima volta che mi capita…".
Il riferimento è a Skriniar, andato via a parametro zero per accasarsi al PSG: "Ho provato un forte sentimento di delusione. Perché quando un giocatore non rinnova, non va contro la classe dirigenziale o contro il presidente, ma va proprio contro la storia e il valore del club. Ha fatto un torto all’Inter, non alle persone. Avrebbe potuto rinnovare, gli abbiamo proposto tante soluzioni del genere, anche quella di fissare una clausola rescissoria che tutelasse sia lui sia le esigenze dell’Inter. Ma ha sempre detto no".
Dall'alto della sua esperienza, l'ad nerazzurro è convinto che la Juventus sia la squadra favorita per vincere lo Scudetto: "Ho vinto il mio primo scudetto a Torino con Antonio Conte senza impegni europei. L’esperienza mi dice che poter pianificare la stagione solo con campionato e la Coppa Italia è un vantaggio. Ecco perché dico che la Juventus è la favorita per lo scudetto". Una battuta anche su Lautaro con cui si parla di un rinnovo importante: "Lautaro non è come Skriniar: se manifesta la volontà di allungare, che corrisponde anche alla nostra, vuol dire che siamo sulla strada giusta e il matrimonio può continuare a lungo".