MILANO – Fra Inzaghi e Inter è divorzio. Il tecnico dopo quattro anni, lascia il club nerazzurro e firmerà un contratto con l’Al-Hilal, dove ad attenderlo il suo ex giocatore alla Lazio Milinkovic-Savic e soprattutto un contratto biennale da 50 milioni netti.
Inter, fallito il piano per trattenere Inzaghi
Marotta ha provato a convincere Inzaghi a restare a Milano e rifiutare l’offerta del club arabo Al-Hilal: oltre 50 milioni in due anni e la possibilità di allenare in un campionato meno stressante, per recuperare energie dopo la débâcle di Monaco di Baviera in finale di Champions League. Non è bastata la proposta del prolungamento del contratto, di un aumento di stipendio e l’acquisto di giocatori pronti, giovani ma già esperti. Eppure dopo quattro anni di sessioni al risparmio, i soldi finalmente ci sarebbero stati: in attesa del Mondiale per club negli Stati Uniti, la stagione interista si è chiusa senza trofei, ma i piazzamenti in tutte le competizioni hanno spinto i ricavi sopra quota 500 milioni, un record per un club italiano. E il bilancio si chiuderà in attivo.
Il mercato già attivo
È arrivato a Milano Luis Henrique (per 23 milioni), e Sucic (pagato 14), e si segue Bonny del Parma. Un tesoretto da investire sul mercato potrebbe arrivare dalla probabile partenza di Frattesi, primo obiettivo di Conte al Napoli per rinforzare il centrocampo.
Si apre la successione per la panchina interista
Ora la prima alternativa presa in considerazione dall’Inter è Fabregas, che grazie a una clausola potrebbe svincolarsi dal Como. Vieira, Chivu e De Zerbi sono altre opzioni sondate. Ma resta il dubbio: sono nomi all’altezza per competere in campionato con allenatori di enorme esperienza come Allegri, Conte, Gasperini (con Ranieri come mentore) e Sarri?
