Beppe Marotta a tutto campo sul mercato ai microfoni di Radio Serie A. L'amministratore delegato dell'Inter dice: “Pavard annunciato oggi? No, oggi no. Ma siamo messi bene. Abbiamo puntato molto alto in questa esigenza, siamo molto ambiziosi. Non è un'illusione. Spesso ci dicono che vogliamo illudere la gente, non è affatto così. Noi puntiamo obiettivi alti. Vogliamo gente forte. Vogliamo un mix tra giovani e meno giovani. Con i soli giovani non vinci nulla, ci vuole equilibrio".
Su Lukaku: “E' stata una delusione umana, molto profonda. Non so cosa farà ora, non mi interessa. Sicuramente in un mondo in cui quello che oggi è sì e domani diventa no ci sono obiettivi che tu immaginavi di raggiungere e poi non raggiungi. E intanto perdi altri giocatori (riferimento a Dzeko ndr). Lukaku ha lasciato tanta delusione, mi limito a ripetere questo. Dove andrà? Adesso cominciano a chiudersi le strade. In Italia? Io penso di no, ormai mancano 10 giorni (chiaro riferimento alla Juve, ndr). Ma in realtà non so cosa accadrà".
Un'altra possibilità di mercato alle porte: “Sanchez? Sì, ci può stare un suo ritorno. Correa vuole spazio, questo è certo e non siamo indifferenti alle sue richieste ed esigenze. Cercheremo di accontentarlo se vuole andare via. E fa piacere che Sanchez voglia tornare. Sanchez è veramente un campione, ha grande passione per il suo lavoro. E' andato via a malincuore e ora ha lanciato segnali di ritorno, questo è vero".
L'Inter ha ceduto anche molto in questa estate: “Partiamo da Onana. La sua cessione allo United è stata un'operazione assolutamente positiva, economicamente non potevamo concorrere. Poi serve trovare delle alternative. I ds devono avere un'attività di scouting sempre più pronunciata per individuare i sostituti. Ausilio è bravissimo in tutto questo. Per quanto riguarda l'Arabia devo dire che non eravamo preparati. Dal punto di vista dello spettacolo la qualità è scesa, hanno preso 22 giocatori di fascia importante. Questo non è il fenomeno cinese. Hanno portato 700 milioni nelle casse europee ma a fronte della povertà e qualità di calcio. Anche a noi sono arrivate e continuano ad arrivare proposte. Non escludo arrivino richieste per altri giocatori, ma adesso con il mercato verso la fine è impossibile trasferire chi ha un certo peso specifico nella squadra".
Marotta su Arnautovic, Sensi e Cuadrado: “Per l'attacco avevamo altri obiettivi, ma semplicemente per un fatto anagrafico, poi abbiamo colto l'opportunità. Spiace averlo tolto al Bologna perché lo abbiamo messo in difficoltà. Sensi è abituato a farci vedere dei bei precampionati: se si allena con continuità può darci un valido apporto. Cuadrado ha portato cultura della vittoria. I giocatori più avanti con l'età hanno la responsabilità di portare quello".
Capitolo Simone Inzaghi: “Champions persa? L'esperienza nasce dal vivere certe emozioni. Aver perso, paradossalmente, ti dà la rabbia per dimostrare di essere ancora più competitivi. Questo gruppo non aveva mai vissuto questa esperienza. Fino a pochi anni fa i nostri giocatori non avevano mai vinto e quasi mai giocato in Champions. Rinnovo per il mister? Quando c'è consenso nelle strategie è automatico".