MILANO — Nel ping pong per lo scudetto oggi tocca al Napoli con la Fiorentina e nulla appare scontato. L’Inter si è fatta strattonare dal Monza ultimo in classifica e per la rimonta, sotto di due gol, ha avuto bisogno di cambiare marcia nella ripresa, dopo il primo tempo in folle, e dell’autogol decisivo di Kyriakopoulos, convalidato dalla goal line technology per pochi centimetri. Però il primo posto resta tale e dopo il 2-0 in casa del Feyenoord, doloroso parametro per i cugini milanisti scivolati contro la stessa avversaria, il derby minore, interpretato dalla favorita con iniziale eccesso di sicurezza, è finito secondo copione. Più che mai FC Internazionale, l’unica superstite italiana in Champions si alterna per ora con successo sui vari palcoscenici: mantiene intatta la suggestione del triplete e stuzzica il Milan, nella lunga attesa della semifinale di aprile in Coppa Italia.
«la cronaca della partita»
La rimonta dell’Inter
La parte sportiva, comunque, fa sorridere gli interisti. Il turnover, in vista del ritorno di martedì con gli olandesi, è consistito nell’innesto in attacco di Arnautovic e nella riuscita replica dell’esperimento di Bastoni esterno sinistro al posto dell’infortunato Dimarco, sotto gli occhi del ct Spalletti, e da quella meno efficace di Josep Martinez in porta per Sommer. Rientrati Çalhanoglu e Mkhitaryan, lenti a carburare ma poi determinanti, Frattesi dovrà probabilmente cercare il rilancio in Nazionale con Spalletti. La trama della partita racconta che, annullato al Var un gol di Lautaro in mischia (fallo di mano), Nesta ha sorpreso Inzaghi in contropiede: torpidi i contrasti di De Vrij su Mota, che ha smarcato Birindelli per la fuga dell’1-0, e della difesa tutta su Keita, che si è inventato il destro sotto l’incrocio del 2-0. L’effetto sferzata lo ha mostrato Arnautovic, di testa su sponda di Dumfries a un soffio dall’intervallo. La squadra del secondo tempo, corretta col trio arretrato Bisseck-Acerbi-Bastoni, ha aggiustato le cose. Il pari di controbalzo di Çalhanoglu e il 3-2 dello scalognato Kyriakopoulos, quando Correa aveva confezionato il tridente poi irrobustito da Thuram (4-2 mancato sul palo), hanno scritto l’esito previsto, al di là dell’apprensione per Zielinski (stop dopo soli 3 minuti dall’ingresso) e per Lautaro, che è uscito toccandosi la coscia.
Monza, la retrocessione si avvicina
Inzaghi può ostentare i risultati: ”Continuità, gol fatti e obiettivo: queste le nostre carte. Ragionare una partita alla volta, non sappiamo come finirà ma stiamo dando tutto“. I quarti di Champions garantirebbero già introiti complessivi per 118 milioni di euro. Gongolano il fondo Oaktree attentissimo al bilancio e l’advisor Massimiliano Catanese, figura in ascesa all’interno del club. Ora l’Inter aspetta l’Atalanta nell’ennesimo derby lombardo. Invece Adriano Galliani non dissimula la malinconia. Il Monza, gravato da stipendi di fascia alta, non rientra tra le priorità della famiglia Berlusconi. Da mesi è in vendita e il paracadute della retrocessione potrebbe incoraggiare acquirenti.
Il tabellino di Inter-Monza
Inter 3 (46’ pt Arnautovic, 19’ st Çalhanoglu, 33’ st aut. Kyriakopoulos)
Monza 2 (32’ pt Birindelli, 44’ pt Keita)
Inter (3-5-2): Martinez 5.5 – Pavard 5 (1’ st Bisseck 6.5), De Vrij 5 (1’ st Augusto 6.5), Acerbi 6 – Dumfries 6.5, Barella 6, Çalhanoglu 6.5, Mkhitaryan 6 (25’ st Zielinski sv, 28’ st Correa 6), Bastoni 7 – Lautaro 6.5, Arnautovic 6.5 (25’ st Thuram 6). All. Inzaghi 6.5.
Monza (3-5-2): Turati 5.5 – P.Pereira 6, Izzo 6.5 (41’ st Brorsson sv), D’Ambrosio 5 – Birindelli 7 (41’ st Vignato sv), Castrovilli 5.5 (23’ st Lekovic 5.5), Bianco 6, Zeroli 6, Kyriakopoulos 5.5 – Keita 7 (31’ st Caprari sv), Mota 6.5 (23’ st Ganvoula 5.5). All. Nesta 6.5.
Arbitro: Zufferli 6.
Note: ammoniti Izzo e Nesta. Spettatori 66.344.