MILANO – Di fronte alla domanda se temesse di più Lautaro o Thuram, alla vigilia, il portiere del Parma, Suziki, non aveva avuto dubbi: “Dimarco”. E infatti: il numero 32 nerazzurro attacca l’area da sinistra, passa a Mkhitaryan che gliela restituisce, controlla di tacco, rientra e cerca l’angolino. Il vantaggio dell’Inter è arrivato così, dopo un primo tempo in cui le due punte interiste avevano avuto sprecato belle occasioni. E in cui Cancellieri, mandato in porta da Sohm, aveva sprecato sparando il pallone addosso a Sommer. Dopo otto minuti della ripresa ci ha pensato Barella, di nuovo innescato da Mkhitaryan, a segnare il raddoppio. E Thuram, che a Parma ci è nato, ha fatto il terzo. A nove minuti dalla fine Darmian, entrato al posto di Bastoni dolorante, ha buttato nella propria porta un traversone di Hernani per il 3-1 finale.
La cronaca
Con una gara seria e tatticamente perfetta, l’Inter ha trovato quella vittoria a San Siro contro il Parma che mancava 21 aprile 2013, ai tempi in cui in panchina sedeva Andrea Stramaccioni, che questa volta la partita l’ha raccontata in telecronaca su Dazn. A quella vittoria, al Meazza, per i nerazzurri erano seguiti quattro pareggi e una sconfitta. L’incantesimo è rotto. In una serata gelida, la squadra di Inzaghi ha chiuso la serie più lunga di gare interne senza successi contro una singola avversaria in campionato. E lo ha fatto risparmiando una buona mezz’ora finale a giocatori che potrebbero tornare utili martedì a Leverkusen in Champions: Calhanoglu, Thuram, Dimarco.
Se per Inzaghi la prospettiva ora è pensare all’Europa, sperando intanto in un inciampo del Napoli con la Lazio, Pecchia può permettersi di rivedere la partita senza darsi troppe colpe. La sua squadra ha fatto quel che poteva, confermando le ottime impressioni date domenica scorsa, quando al Tardini ha battutto per 3-1 la Lazio. Ma si è dovuta arrendere alla straripante qualità del gioco interista e alla qualità dei giocatori di Inzaghi. Non c’era un centimetro di campo in cui i giocatori del Parma fossero tecnicamente all’altezza degli avversari. E se c’era un dubbio sulla ripresa dell’Inter dopo la gara di Firenze, interrotta per il malore in campo di Edoardo Bove, è stato fugato. L’Inter sembra davvero essere tornata la formazione schiacciasassi della scorsa stagione. Mancano i gol Lautaro, ma visto lo stato di forma generale, non è un grande problema. I nerazzurri hanno vinto 11 delle ultime 13 partite. E le altre due le hanno pareggiate.
TABELLINO
Inter 3
Dimarco 40’ pt, Barella 9’ st, Thuram 22’ st
Parma 1
Darmian 37’ st aut
Inter (3-5-2)
Sommer 6 – Bisseck 6.5 (48’ st Palacios Sv), De Vrij 6.5, Bastoni 6.5 (29’ st Darmian 5.5) – Dumfries 6, Barella 7, Calhanoglu 7 (25’ st Asllani 6), Mkhitaryan 7.5, Dimarco 7 (25’ st Buchanan 6) – Thuram 7 (25’ st Correa 6.5), Lautaro 6. All. Inzaghi 7.5
Parma (4-2-3-1)
Suzuki 5.5 – Hainaut 5, Delprato 5, Balogh Sv (12’ pt Leoni 5), Valeri 5.5 (29’ st Valenti 5.5)- Sohm 6, Keita 5.5 (15’ st Hernani 6.5) – Man 6, Cancellieri 5.5 (29’ st Mohamed 6), Mihaila 5 – Bonny 5.5 (15’ st Almqvist 5.5). All. Pecchia 6
Arbitro Abisso 5.5
Note Ammoniti Keita, Dimarco. Spettatori 71.879.