RIAD – Togli Çalhanoglu e l’Inter resta nuda. Persino Inzaghi, attento a elogiare e riprendere i suoi giocatori sempre al plurale, scottato dalla sconfitta in finale di Supercoppa, si è lasciato scappare: “Nel calcio ci sono giocatori imprescindibili”. Salvo poi aggiungere, maieutico: “Ma non deve essere il nostro caso”. Contro il Milan, lo è stato. Uscito il turco al 35’ del primo tempo, per un dolore all’adduttore della gamba destra, i nerazzurri non hanno smesso di giocare. Anzi, hanno segnato due gol. Ma quando si è trattato di difendere, si sono trovati scoperti. E ora i tifosi si chiedono come farà la squadra in primavera, quando ci si giocheranno davvero campionato, Champions e Coppa Italia.
Gli errori di Asllani a Riad
Asllani a Riad ha combinato disastri. Ha toccato una cinquantina di palloni, mandandoli quasi tutti a destinazione. Ma non è quello il punto. Ha perso la palla da cui è nata la punizione con cui Theo ha accorciato le distanze, e si è lasciato scappare Leao in occasione del decisivo 3-2. E così l’Inter, dopo cinque partite a rete inviolata, in una sola sera ha preso tre gol. Non ne subiva tanti da Inter-Juve dello scorso 27 ottobre, quando ne prese quattro.
In casa nerazzurra ci si chiede se valga la pena aspettare la maturazione dell’italo-albanese, considerando che il club nelle ultime stagioni ha congedato giocatori più pronti, a partire da Bellanova. Se ha tenuto Asllani è anche perché, in emergenza, in regia possono giocare tanto Barella — ma significa rinunciare alla miglior mezzala del campionato — o Zielinski, che davanti alla difesa fa il suo ma non brilla.
Il valore della panchina dell’Inter
La non fungibilità di Çalhanoglu e Asllani è il caso più evidente di una rosa in cui, nonostante la qualità generale, alcuni giocatori non hanno un loro doppio. Quando tutto gira alla perfezione, la differenza tecnica fra titolari e riserve sfuma, ma basta una serata storta e i valori vengono a galla. Taremi, pur ottimo all’Al-Awwal Park contro il Milan, non vale Thuram. Frattesi, in cerca di una squadra in cui lo facciano giocare, ha gli inserimenti di Barella ma non la completezza. Darmian paga l’età. Augusto è bravo ma non quanto Dimarco. E l’ex portiere del Genoa, Martinez, si è visto per novanta minuti appena, in Coppa Italia.
Per l’estate piace Gila
In questo mercato di gennaio non ci si aspetta che l’Inter si muova. Si lavora già per la sessione estiva, da cui dovranno arrivare un regista e un difensore. Il senatore Acerbi, troppo spesso acciaccato, nemmeno è partito per Riad. Piace il costoso Gila della Lazio, che ha addosso anche gli occhi della Juve. E alla finestra c’è il Real Madrid, che si è garantito il cinquanta per cento della rivendita. Per l’Arabia non è partito nemmeno Pavard, in ripresa. Sta meglio De Vrij, e sta recuperando Thuram. In vista della partita di domenica a Venezia, si sottoporrà a esami Correa. Forse dovranno farlo anche Calha e Bisseck, vittime del derby saudita.
Il calendario aiuta Inzaghi
A Inzaghi non resta che guardare avanti. Le prossime avversarie, dopo la trasferta in laguna, saranno Bologna ed Empoli a San Siro, Sparta Praga in Repubblica Ceca, Lecce in Salento e Monaco a Milano. Nulla di proibitivo, a patto che chi entra dalla panchina non deluda. Anche perché il 2 febbraio ci sarà il derby in casa del Milan. E il tecnico interista, che ha perso il primo in campionato e il secondo in Supercoppa, non vede l’ora di dimostrare che c’è due senza tre.