MILANO — Lo Sporting non molla. Il club portoghese insiste nella battaglia legale per chiedere all’Inter 30 milioni di euro, in nome di una clausola nel contratto di Joao Mario, ceduto ai nerazzurri nel 2016. Nei mesi scorsi il club biancoverde si è rivolto al Tribunale arbitrale dello Sport di Losanna, che ha fissato un’udienza per il 9 dicembre.
La nascita della contesa
La vicenda nasce il 27 agosto di otto anni fa, quando Sporting e Inter trovarono l’accordo per il trasferimento a Milano del trequartista portoghese, reduce da un Europeo scintillante con la sua nazionale. Secondo quanto sostengono i legali dello Sporting, nel contratto ci sarebbe stata una clausola di protezione che obbligava l’Inter e lo stesso giocatore a versare 30 milioni di euro in caso di una sua cessione a un altro club portoghese. Dopo un anno in prestito dall’Inter allo stesso Sporting, Joao Mario nel luglio 2021 ha firmato un accordo con l’Inter per la rescissione consensuale del contratto. Il giorno seguente, il il giocatore ha firmato con gli odiati (per lo Sporting) concittadini del Benfica.
I trasferimenti di Joao Mario
Dopo il trasferimento del giocatore, classe 1993, i dirigenti dello Sporting hanno subito avanzato il sospetto che tanto Joao Mario quanto l’Inter abbiano firmato l’accordo di svincolo proprio in funzione della cessione al Benfica, con lo scopo di aggirare la clausola dei 30 milioni. Proprio per questo, già nel 2021, il club biancoverde ha cominciato a preparare azioni legali, concretizzate nel luglio 2022, presso il Tribunale del Lavoro di Lisbona. Nell’ottobre dello stesso anno, lo Sporting si è rivolto anche alla Fifa, chiedendo il riconoscimento dei 30 milioni di clausola.
La Fifa dà ragione all’Inter
La Fifa ha rigettato l’istanza del club portoghese. La questione è riassunta anche nel bilancio dell’Inter, chiuso il 30 giugno 2023: “In data 10 agosto 2022, Inter ha ricevuto una richiesta di risarcimento per Euro 30 milioni sollevata da Sporting Clube de Portugal – Futebol in relazione al trasferimento a titolo definitivo del calciatore Joao Mario al Benfica per mancata attivazione della clausola di prelazione a favore dello Sporting CP nel caso di trasferimento del calciatore verso una qualsiasi altra società partecipante al campionato portoghese. In data 10 luglio 2023 la FIFA ha rigettato integralmente il ricorso dello Sporting CP”.
L’udienza del 9 dicembre
A fronte alla bocciatura da parte della Fifa, lo Sporting nel settembre 2023 ha presentato appello al Tas di Losanna. La novità in questa vicenda è che ora c’è una data. I giudici del Tribunale arbitrale per lo Sport, fondato nel 1984 per risolvere controversie in ambito sportivo attraverso l’arbitrato, affronteranno il caso il 9 dicembre.