A Udine, Lautaro. Contro il Torino, Thuram. Più che una coppia d’area, i titolarissimi dell’attacco interista sono staffettisti. Questa volta il testimone l’ha passato l’argentino al francese: dalla doppietta del capitano allo stadio Friuli, alla tripletta al Meazza di Ticus, che, quando segna, segna tanto. In questo campionato ha già fatto due gol al Genoa e altrettanti all’Atalanta. E così, grazie allo strapotere del suo numero 9, l’Inter ha portato a casa una partita che ha fatto di tutto per complicarsi da sola, prima subendo un gol evitabile da Zapata, poi regalando un rigore nel finale, con Çalhanoglu che ha steso in area Masina e Vlasic che dal dischetto non ha sbagliato.
Granata in 10 al 20’
Ai granata — rimasti in dieci dopo 20 minuti, per l’espulsione di Maripan per fallo proprio su Thuram — Marcus ha segnato due gol di testa, entrambi in danno del disastroso Coco, che si è fatto anticipare prima su assist di Bastoni, poi di Acerbi. La terza rete l’ha fatta in tap-in, da un passo dalla porta. E così un’Inter sempre più a trazione anteriore — fra campionato e Champions ha segnato 10 gol in 7 giorni — arriva alla sosta con 14 punti, due meno del Napoli. Il Torino, coraggioso ma incapace di difendere sulle palle alte, si ferma invece a 11, in un una trama d’inizio stagione che sembra quella di Rocky ma montata al contrario: prima le vittorie, fino al primo posto alla quinta giornata, poi la sofferenze, con l’Empoli in Coppa Italia, con la Lazio, ora con l’Inter. E preoccupa Zapata, uscito dal campo in barella, dolorante al ginocchio sinistro: si teme la rottura del legamento crociato.
I tanti gol incassati dai nerazzurri
Godinho, in panchina al posto di Vanoli squalificato, ha fatto quel che ha potuto, allestendo un 4-4-1 d’emergenza e mettendo in campo Masina per Che Adams, che prima della partita ha confermato in tv l’origine guevarista del proprio nome, di cui va fiero. Per contro Inzaghi, grazie alla superiorità numerica, ha anche potuto divertirsi, sperimentando in partita le ultime diavolerie provate alla Pinetina, come Bastoni che si allarga a destra, in posizione di terzino, per lanciare lungo Dimarco dall’altra parte del campo. Ma qualcosa in difesa continua a non funzionare. Sul gol di Zapata, il pasticcio è stato tutto di Bisseck, che ha perso un contrasto con Gineitis lanciando in porta il colombiano. Il rigore su Masina invece nasce da una distrazione collettiva, a cui Çalhanoglu ha messo una pezza in malo modo. E salgono così a 9 i gol incassati in campionato. Troppi, per una squadra che punta allo scudetto. “Questo è il principale problema che abbiamo. Dobbiamo lavorare su questi black-out che abbiamo, non possiamo trovarci in situazioni come quella che ha portato al rigore nel finale», ha ammesso Bastoni, che di suo ha sbagliato poco, ma che da giovane senatore sente il peso del reparto.
Dopo la pausa i nerazzurri dovranno affrontare all’Olimpico la Roma — che oggi a Monza deve difendere la panchina di Juric — gli Young Boys a Berna e il 27 ottobre la Juventus a San Siro. In quell’occasione, al secondo anello verde comparirà il nuovo striscione “1969 uniti fieri mai domi”, scelto dal direttivo della tifoseria organizzata interista come segno di discontinuità dopo gli arresti dell’inchiesta sugli ultrà delle squadre milanesi.
Inter-Torino 3-2 (2-1)Inter (3-5-2): Sommer; Bisseck (1′ st Pavard), Acerbi, Bastoni (37′ st De Vrij); Darmian (13′ st Dumfries), Frattesi, Calhanoglu, Mkhitaryan (32′ st Zielinski), Dimarco; Thuram (13′ st Taremi), Lautaro (12 Di Gennaro, 13 J. Martinez, 8 Arnautovic, 11 Correa, 21 Asllani, 30 Carlos Augusto, 42 Palacios). All.: S.Inzaghi.Torino (3-5-2): Milinkovic-Savic; Walukiewicz, Maripan, Coco; Lazaro (17′ st Vojvoda), Gineitis (17′ st Ilic), Ricci (38′ st Vlasic), Linetty, Pedersen; Adams (32′ pt Masina), Zapata (38′ st Karamoh) (1 Paleari, 17 Donnarumma, 9 Sanabria, 21 Dembele, 24 Sosa, 27 Vojvoda, 61 Tameze). All.: Godinho.Arbitro: Marcenaro di Genova.Reti: nel pt 25′ e 35′ Thuram, 36′ Zapata; nel st 15′ Thuram, 41′ Vlasic (rigore).Angoli: 14 a -0 per l’Inter.Recupero: 2′ e 6′.Espulsi: Maripan per gioco falloso.Ammoniti: Bisseck, Linetty e Walukiewicz per gioco falloso.Spettatori: 73.348 (settore ospiti 2.106).