MILANO – Quando l’Inter fa l’Inter, in Italia è troppo per chiunque. Sicuramente lo è per l’Udinese, che non faceva così tanti i punti da dodici anni e che ha venduto cara la pelle, ma ha pagato il fatto di essere andata al tappeto due volte nel primo tempo, sotto una gragnola di colpi che arrivavano da ogni parte. Quelli decisivi li hanno messi a segno Arnautovic e Frattesi, in rapida successione, nella prima mezz’ora, proiettando la squadra a più sei sul Napoli, costretto ora a battere il Milan, e a più nove sull’Atalanta, battuta a Firenze. Non sono bastati a pareggiare il conto, a metà della ripresa, la gran rete da fuori area di Solet e il bel colpo di testa di Lucca, sventato da Sommer. Inciampi che non hanno impedito ai nerazzurri di cominciare nel migliore dei modi, come direbbe Inzaghi, il filotto di otto partite in 24 giorni, che da qui a fine aprile determineranno le sorti dei campioni d’Italia nella coppa nazionale, in Champions League e in campionato.
«La cronaca della gara»
Inter show, ma solo per un tempo
Che almeno per un tempo sarebbe stato Inter-show, lo si era capito già dopo sette minuti, quando Frattesi ha concluso sull’esterno del palo un’azione sontuosa, cominciata da Thuram e condotta da Mkhitaryan. Tutto veloce, tutto bello. Secondo lo stesso schema sono arrivati i due gol. Passaggi rapidi e precisi in spazi stretti, geometrie perfette e guizzi al momento giusto. Tattica al servizio della tecnica, non viceversa. Il primo lo ha fatto Arnautovic, di sinistro. Il secondo, Frattesi, che all’Udinese ha segnato in tutte le ultime tre gare di campionato. In entrambe le reti, a servire l’assist è stato Dimarco, rientrato dopo un mese di stop più carico che mai.
Nella ripresa Sommer ferma l’Udinese
Nella ripresa l’Udinese ha dimostrato subito di voler fare qualcosa di più e di meglio. Nonostante la crescita dell’avversario, il tecnico interista – prima ammonito e infine espulso per proteste – ha deciso di giocare coi cambi, risparmiando il finale di partita a Calhanoglu e dando qualche minuto a Barella, utile riscaldamento per il derby di Coppa Italia di mercoledì. La rete di Solet, con una gran botta al termine di una fuga palla al piede, ha scosso i nerazzurri. E l’incornata di Lucca ha rischiato di farli davvero vacillare, quasi al pari dello stesso Solet che ha trovato ancora una volta il portiere svizzero decisivo. Ma nel momento più difficile l’Inter ha contenuto i danni ed è rientrata in controllo, grazie all’organizzazione di gioco e alla guida carismatica di Acerbi, supplente di fatto di Lautaro, ancora infortunato come anche Dumfries. Una prova di carattere che fa ben sperare una squadra si prepara a giocarsi tutto, su tutti i fronti, in nemmeno un mese.
Inter-Udinese 2-1 (2-0)
Inter (3-5-2) Sommer 7 – Pavard 6, Acerbi 6.5, Augusto 6 – Darmian 6 (31’ st Zalewski 6), Frattesi 7 (18’ st Barella 6), Calhanoglu 6.5 (18’ st Asllani 6), Mkhitaryan 6.5, Dimarco 7 (18’ st Bisseck 5.5) – Arnautovic 7 (10’ st Correa 5.5), Thuram 6. All. Inzaghi 6.5
Udinese (3-5-1-1) Okoye 6 – Kristensen 5, Bijol 5.5, Solet 7 – Ehizibue 5, Atta 5.5 (25’ st Payero 6), Karlstrom 5 (25’ st Zarraga 6), Lovric 5.5 (1’ st Bravo 6), Kamara 5.5 (25’ st Modesto 6.5) – Ekkelenkamp 5.5 (35’ st Pafundi 6) – Lucca 6. All. Runjaic 5.5
Arbitro Chiffi 5.5
Reti Arnautovic 12’ pt, Frattesi 29’ pt, Solet 26’ st
Note Ammoniti Asllani, Barella. Espulso Inzaghi. Spettatori 71.924