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“Inzaghi all’Al Hilal: era già deciso prima della finale di Champions”. Il retroscena dall’Arabia

L’amministratore delegato del club saudita, Esteve Calzada, rivela i tempi della trattativa: “Accordo raggiunto prima della partita col Psg. Ma il tecnico ci ha chiesto di firmare dopo il match per una questione di rispetto”

Los Angeles – Parla l’uomo che ha convinto Simone Inzaghi a scegliere l’Arabia. Esteve Calzada, amministratore delegato dell’Al Hilal, ha raccontato la sua visione sullo stato di salute del calcio nel regno saudita, ma soprattutto sulla trattativa che ha portato a Riad Simone Inzaghi, dopo quattro stagioni all’Inter: “È stata una trattativa complicata, ma siamo molto contenti. Abbiamo ingaggiato un allenatore di livello mondiale, tra i migliori al mondo, con successi comprovati. Simone ha saputo tirare fuori il meglio da squadre non necessariamente formate da grandi giocatori. Non ha vinto la Champions League, ma ha raggiunto due finali in tre anni”.

I retroscena della trattativa

Calzada, parlando con il quotidiano spagnolo Marca, ha raccontato: “Ciò che ha complicato e rallentato la trattativa è stato, innanzitutto, il fatto che lui volesse pensarci perché era molto legato all’Inter. Soprattutto a livello di tempi. Aveva da preparare la finale di Champions League e, con tutto il rispetto, ci ha chiesto di potersi concentrare su questo per prendere una decisione subito dopo. Non è stato un processo lungo”. Ma in un’intervista alla Bbc il manager spagnolo ha cambiato la sua versione dei fatti ed è stato molto più esplicito: ”Inzaghi stava per affrontare una partita molto importante e ci ha chiesto espressamente di rimandare la conclusione della vicenda a dopo la finale. Tutto era stato definito in anticipo, ma il contratto non è stato prima della sfida con il Psg solo perché Inzaghi, per correttezza, ci ha chiesto di attendere. E noi lo abbiamo trovato giusto”.

Il ruolo del presidente dell’Al Hilal

Si è speso anche il presidente dell’Al-Hilal, Fahd bin Nafel: “Voglio ringraziarlo per il suo lavoro – ha detto Calzada – perché si è impegnato personalmente e ha lavorato duramente per concludere questo grande acquisto. Inzaghi era la nostra prima scelta, questo per noi era chiarissimo. Ciò che ci ha piacevolmente sorpreso è il livello degli allenatori che si sono offerti, tecnici di livello mondiale che volevano venire da noi, e che avremmo preso in considerazione se non avessimo avuto l’opportunità di ingaggiare Simone”.

L’adattamento di Inzaghi

Quando si chiede a Calzada se Inzaghi sia in pensiero per il breve tempo di adattamento a una competizione difficile come il Mondiale per Club, che lo vedrà subito impegnato contro il Real Madrid, il manager risponde: “Non è affatto preoccupato, anzi, è molto emozionato. Ma non possiamo aspettarci una squadra al cento per cento, con un nuovo allenatore che ha avuto pochissime sedute di allenamento a disposizione. È incredibile che il campionato finisca e i giocatori debbano andare con le loro Nazionali, alcuni per le amichevoli, anche se nel nostro caso la maggior parte delle partite erano importanti. Il Mondiale per club è un torneo difficile da affrontare, ma abbiamo una squadra che ha dimostrato di essere in grado di vincere e siamo molto entusiasti per la competizione”.

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