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Inzaghi: “All’Inter sto bene, ho tutto quello che voglio. La finale? Concentrazione, non ossessione”

Presentando la finale di Champions League contro il Psg il tecnico allontana l’ipotesi di un suo addio: “Comunque vada la partita, da lunedì si parla di futuro, per il bene del club”

MONACO DI BAVIERA – Quando gli si chiede se il risultato della finale influirà sul suo futuro, Simone Inzaghi risponde così: “Abbiamo tantissima voglia di giocare questa partita ed è il nostro unico pensiero. Sto bene in questa società, ho tutto quello che voglio per fare bene e togliermi grandi soddisfazioni. Lunedì o martedì parleremo di futuro con il presidente, per il bene dell’Inter”. Spegne così ogni possibile focolaio di polemica, il tecnico interista. E si prepara a vivere la sua seconda finale di Champions League in tre anni, “contro un avversario fortissimo, con un grande allenatore che stimo anche come uomo”.

Inzaghi: “Voglio concentrazione, non ossessione”

Sabato 31 maggio all’Allianz Arena, dove ha vinto l’andata dei quarti di finale contro il Bayern Monaco, l’Inter si gioca di alzare la quarta Champions League della sua storia, dopo le due Coppe dei Campioni di Herrera e quella di Mourinho nel 2010. “Ai giocatori ho chiesto concentrazione, senza ossessione. Dobbiamo essere liberi di testa, sappiamo come si preparano certe partite: abbiamo campioni d’Europa, del Sud America, del mondo. Domani può decidersi per episodi e dobbiamo essere bravi a indirizzarli dalla nostra parte”.

Inzaghi: “Pavard sta bene, ci è mancato”

Per la terza volta in stagione, Inzaghi potrà schierare l’undici tipo, che finora ha potuto proporre solo due volte in campionato, nel girone di andata, contro Milan e Napoli. L’unico dubbio riguarda il fronte destro del pacchetto di difesa, dove Pavard, in recupero da un lungo infortunio alla caviglia, è favorito su Bisseck: “Pavard sta bene. Ha fatto dei buoni allenamenti e le sensazioni sono positive. Manca l’allenamento di oggi e il risveglio muscolare di domattina. È un calciatore molto importante che ci è mancato ultimamente”. Per il resto: Sommer in porta, con Acerbi in mezzo alla difesa e Bastoni alla sua sinistra. Sulle fasce, Dumfries e Dimarco. A sostegno del registra Calhanoglu, le mezzali Barella e Mkhitaryan. In attacco, Thuram al fianco di capitano Lautaro.

Lautaro: “Pallone d’Oro? Prima la Champions”

Prima del tecnico, ha parlato proprio Lautaro Martinez, che si prepara a vivere la finale con la fascia al braccio: “L’Inter mi ha adottato. Qui sono cresciuto. Ho vinto e ho perso. Ho imparato che le finali si vincono facendo la partita perfetta”. E quando gli si chiede della possibilità di vincere il Pallone d’Oro, replica: “I premi individuali passano in secondo piano. L’obiettivo è portare l’Inter a vincere questo trofeo che manca da quindici anni”. Insieme a Lautaro ha parlato il vicecapitano, Nicolò Barella: “Siamo pronti e siamo carichi. Abbiamo tanto rispetto per avversari molto forti. Ci meriteremmo un bel finale di stagione”.

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