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Inzaghi furioso, il gol del Bologna nato da una rimessa battuta più avanti: cosa dice il regolamento

Il tecnico dell’Inter e i calciatori nerazzurri infuriati per l’episodio avvenuto a pochi secondi dalla fine della partita al Dall’Ara

MILANO – Lo scudetto passa anche da una rimessa laterale. Quella precedente all’azione del gol che ha deciso Bologna-Inter, battuta da posizione irregolare, 12 metri più avanti rispetto a dove era uscito il pallone. È un dettaglio in una partita chiave (ora Inter e Napoli sono insieme in vetta alla classifica), che ha fatto infuriare Inzaghi e i calciatori nerazzurri. Al fischio finale hanno circondato l’arbitro Colombo, con lo stesso allenatore e alcuni elementi dello staff tecnico che provavano ad allontanarli. “Era per la penultima rimessa che è stata battuta 12 o 13 metri avanti. È un dato oggettivo. Non può essere convalidata. È per questo che i ragazzi erano nervosi”, ha spiegato Inzaghi nel post gara. Cosa è successo e cosa dice il regolamento? Andiamo con ordine.

La rimessa laterale contestata

Al minuto 92’45 il pallone esce dal campo all’altezza dell’area tecnica di Inzaghi. Freuler si avvicina, poi lascia il pallone a Lucumì, che a sua volta lo lancia a Miranda, posizionato qualche metro più avanti. È il difensore a effettuare la rimessa lunga, sotto gli occhi del quarto uomo e dello stesso Inzaghi. L’unico ad avere una reazione immediata è Frattesi, che indica Miranda subito prima della battuta. Inzaghi, ben fuori l’area tecnica, dà delle indicazioni ai suoi, poi si gira e torna davanti alla panchina. L’arbitro è ben posizionato, avrebbe potuto fermare l’azione e invertire la rimessa ma non segnala nulla, forse anche per la velocità con cui il Bologna esegue la battuta. Poi l’intervento di testa di Pavard, che spedisce di nuovo il pallone fuori per un’altra rimessa laterale, quella su cui nasce il gol decisivo di Orsolini. La distanza dal punto di uscita del pallone a quello di battuta è stata calcolata da Dazn in circa 12 metri.

Il Var non poteva intervenire

Cosa dice il regolamento? Al punto 3 delle note in calce alla norma numero 15, si legge: “Se un calciatore effettua la rimessa in modo irregolare o da una posizione diversa rispetto a quella prescritta, come si comporterà l’arbitro? Assegnerà la rimessa all’altra squadra”. L’ex arbitro Luca Marelli a Dazn ha spiegato che il Bologna ha guadagnato troppo spazio rispetto a quanto di norma consentito: “Il guadagno dei metri è eccessivo, mentre sulla seconda rimessa è tutto regolare”. Ma il Var non poteva intervenire: la rimessa incriminata è quella precedente al gol, e inoltre non può richiamare l’arbitro sulle riprese di gioco.

Le parole di Inzaghi e Barella

“Dovevamo essere più bravi sulla rimessa finale, dovevamo coprire meglio. La rimessa laterale non deve essere un alibi perché dovevamo essere più convinti e non dovevamo prendere quel gol sul secondo palo”, ha detto Inzaghi a Sky. A fine partita nello spogliatoio nerazzurro c’era molto nervosismo: “A pochi secondi dalla fine prendere un gol così fa male, ma il campionato non finisce a Bologna – ha aggiunto il tecnico -. Ho parlato con la squadra e non accettavano questo risultato, hanno visto la rimessa battuta 12 metri più avanti. Però sono grandi professionisti e uomini, e capiranno che può esserci una svista e che bisognava difendere meglio su quel pallone”. Barella non ha cercato scuse: “Non è normale per una squadra come la nostra prendere un gol del genere all’ultimo in 7 contro 3 in area di rigore. Bisogna fare meglio, il calcio non perdona”.

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