BARCELLONA — E poi, passata l’euforia, finita l’adrenalina per una partita incredibile, resta quel rimpianto. Questione di centimetri, millimetri anzi. «Non ho ancora capito perché ci hanno annullato quel gol», dice Simone Inzaghi, ripensando al possibile 4-3 negato dal guardalinee a Henrikh Mkhitaryan. L’immagine del Var, che ha confermato la decisione del campo, evidenzia la punta di una scarpa oltre la linea del sogno. «Ci ripenserò tutta la vita», rincara la dose il centrocampista armeno. «È un momento in cui potevamo tornare in vantaggio e forse gestire, penso di essere stato in fuorigioco per due o tre centimetri, non di più. Mi dispiace, ma usciamo a testa alta da questa partita e con la consapevolezza che anche al ritorno possiamo far bene e ottenere un risultato positivo. È un momento duro, c’era stanchezza in tanti di noi, stiamo dando l’ultima spinta per non avere rimpianti e alla fine abbiamo sofferto tutti insieme. Al ritorno possiamo fare di più nel palleggio ma per riuscirci sarà importante riposare bene in vista di martedì prossimo».
Inzaghi: “Barcellona la squadra più forte del mondo”
A San Siro l’Inter ripartirà dalla consapevolezza di poter giocare alla pari contro il Barcellona e dovrà mettere da parte i rimpianti. Inzaghi ne è consapevole: «Da una parte c’è la grandissima soddisfazione per la prestazione, dall’altra il rimpianto dopo aver avuto un doppio vantaggio e poi aver trovato il possibile 4-3 che, ripeto, non capisco ancora perché sia stato annullato. Abbiamo giocato contro la squadra più forte del mondo, c’è rammarico ma abbiamo giocato contro squadra più forte del mondo, ma non cambia quello che penso dei miei fantastici ragazzi».
Inzaghi: “Yamal? Non vedevo un giocatore così da 8-9 anni”
Tra le missioni per martedì anche quella di contenere Yamal, che ieri ha segnato un gol e preso due legni. «Un calciatore così negli ultimi otto o nove anni non l’avevo mai visto – ha aggiunto Inzaghi – dovevamo triplicarlo, non bastava raddoppiarlo, e per questo si creavano spazi altrove. Il Barcellona lo conosciamo, loro giocano altissimi, una strategia che paga anche se rischiosa, ma hanno segnato 150 gol in stagione. Sono contento per i nostri tifosi, per l’abbraccio che ci hanno dato domenica scorsa dopo la sconfitta contro la Roma. Martedì ci aspetta una finale, chi la vince andrà a giocarne un’altra per la coppa, chi perde va a casa». E almeno questa prima finale Lautaro non la giocherà, quasi certamente. «Speriamo di recuperarlo ma la vedo dura».