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Inzaghi: “Ho offerte da Italia, Europa e Arabia. Ma penso solo alla finale con il Psg”

Il tecnico ammette le richieste di altri club ma è focalizzato solo sulla partita di sabato prossimo a Monaco: “Manca l’ultimo passo per entrare nella storia”

APPIANO GENTILE – Presentando la finale di Champions League, sabato a Monaco di Baviera contro il Psg, Simone Inzaghi ha fatto chiarezza sul proprio futuro. Da un lato ha confermato che le offerte sul tavolo ci sono, dall’altro ha chiarito che la precedenza la ha l’Inter. Se con il club si troverà una sinergia nel progetto, si potrà andare avanti insieme. “La mia società mi conosce bene. Per fortuna ci sono richieste, dall’Italia, dall’estero e anche dall’Arabia. C’è da giocare una finale, il giorno dopo ci siederemo e parleremo, come sempre in questi anni. Ho un contratto con l’Inter e sto benissimo qua”, ha detto il tecnico nerazzurro.

La seconda finale Champions in tre anni

Sul fatto che l’Inter si prepari a giocarsi la seconda finale di Champions in tre anni, Inzaghi ha detto: “Io da allenatore posso dire che sono passati due anni dall’ultima conferenza prima della finale e in me c’è ancora grandissima emozione. Abbiamo centrato un grandissimo traguardo. Abbiamo fatto grandissime gare, però tutti noi, a partire dai giocatori, sappiamo che ci manca l’ultimo passo per coronare un sogno, per entrare nella storia”.

Lo spirito di rivalsa dopo Istanbul

La sconfitta di due anni fa contro il Manchester City a Istanbul può essere uno stimolo in più, sia per i giocatori che erano in campo allora, sia per lo stesso Inzaghi, che dice: “Avere giocato quella partita ci può aiutare, senz’altro. Lo sappiamo e allo stesso tempo sappiamo che ci sono allenatori che hanno fatto finali e vinto mondiali, c’è un allenatore che ha vinto la Champions. Speriamo che tutte le cose, messe insieme, possano fare bene all’Inter, sapendo che ci giocheremo la partita contro un avversario di altissimo valore”.

Il campionato perso in volata

Un’ottima notizia per Inzaghi viene dall’infermeria. Anche Pavard e Zielinski, gli ultimi due a essersi uniti al gruppo, sono pienamente recuperati. E dei giocatori di punta, nessuno soffre più fastidi, a partire da Lautaro: “Sta bene, era già disponibile a Como. Se ci fosse stato bisogno, avremmo avuto il capitano in campo. Sia lui sia Frattesi sono al cento per cento della forma”. Il tasto dolente, invece, è il campionato sfuggito all’ultima giornata: “È normale che ci sia parecchia sofferenza in me e nei giocatori, perché è inutile negarlo. È giusto fare i complimenti al Napoli. È stato un campionato giocato punto a punto, purtroppo nel calcio so che bisogna saper perdere e bisogna saper vincere. Ho riunito a pranzo i miei giocatori, ho trovato in loro l’atteggiamento giusto, non ne avevo dubbi”.

Marotta: “Grande lavoro di Simone Inzaghi”

Prima di Inzaghi, ha parlato il presidente dell’Inter, Beppe Marotta, che ha ribadito la fiducia totale del club all’allenatore: “Siamo vicini a un traguardo storico. Partecipiamo con grande orgoglio a questa finale per la seconda volta in tre anni. Frutto della cultura del lavoro dell’Inter, soprattutto frutto del lavoro del nostro allenatore Simone Inzaghi. Ringraziamo anche la nostra proprietà, che è entrata nell’Inter con grande intelligenza. La proprietà è presente in modo silente, senza dare fastidio e interferire nelle nostre decisioni. Siamo partiti quest’anno con l’idea di fare qualcosa di grandioso. E fare 2 finali in 3 anni è qualcosa di irripetibile”.

Thuram: “Contro il Psg per me è una gara speciale”

“Dopo Como ero triste, perché so che abbiamo perso uno scudetto che potevamo vincere. Ma me lo sono messo alle spalle, ora cominciamo una settimana importante”, le parole del francese, che rifiuta il concetto di rivincita rispetto alla finale persa contro il Manchester City: “Non giochiamo contro il City, è una nuova competizione, dobbiamo giocare senza pressione e senza pensare a due anni fa”. Per lui quella di sabato col Psg “è una partita speciale, gioco contro il club in cui sono cresciuto”. Dovrà sfidare Donnarumma: “Non ho chiesto consigli ai miei compagni per batterlo, forse lo farò questa settimana. È un portiere incredibile”.

Darmian: “La finale si gioca sui dettagli”

Darmian è uno dei reduci della finale del 2023, a Istanbul giocò da titolare, sabato a Monaco potrà rifarsi: “Dovremo preparare ogni piccolo dettaglio, sappiamo che in serate così conta molto. Sappiamo di affrontare una squadra fortissima, non solo in attacco, lo hanno dimostrato vincendo campionato e coppa di Francia. Sarà importante lavorare di squadra. Il nostro è stato un percorso incredibile e meritato. Abbiamo dimostrato subito di poter raggiungere la finale. La dovremo vivere con la giusta tensione, attenzione, spensieratezza e tranquillità. La finale di due anni fa è stata un grosso insegnamento, ci ha dato consapevolezza di essere squadra forte e matura. Siamo a un passo dal sogno, speriamo di realizzarlo”.

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