MILANO – Giocatori pronti, in grado di competere da subito. Un mix fra calciatori esperti, più vicini ai 25 che ai 30 anni, e giovani rodati in campionati competitivi. Queste le linee guida del prossimo mercato dell’Inter, tema centrale dell’incontro in cui Beppe Marotta cercherà di convincere Simone Inzaghi a restare sulla panchina nerazzurra, resistendo alla tentazione di raggiungere l’Al-Hilal dove ritroverebbe Sergej Milinkovic, il suo pupillo dei tempi della Lazio.
50 milioni in due anni
A spingere Inzaghi verso Riad è la promessa di più di 50 milioni in due anni. A trattenerlo a Milano, oltre all’amore per la città, sarebbe il senso di rivalsa per una stagione che poteva dargli tutto e non gli ha dato niente, dopo quattro anni di crescita costante. Eppure, grazie al percorso fatto quest’anno — con il secondo posto in Serie A, la semifinale di Coppa Italia e la finale di Champions League, a cui si aggiungerà il Mondiale americano — i nerazzurri saranno il primo club italiano a superare i 500 milioni di ricavi e chiuderanno il bilancio in attivo. Ecco perché Oaktree, fondo proprietario dell’Inter, vuole che Inzaghi resti. E Marotta è pronto a mettere sul piatto un pacchetto invitante: ampie garanzie sulla solidità del progetto, prolungamento del contratto e ritocco dell’ingaggio. Non è detto che basti. Intanto ieri, sulla recinzione della sua casa a Piacenza è comparso uno striscione: “Insieme si cade, insieme ci si rialza. Simone Inzaghi, orgoglio nerazzurro”.
Le prime mosse
In vista della partenza per Los Angeles, dove l’Inter il 17 giugno giocherà contro il Monterrey, ieri a Milano è arrivato per visite mediche e firme l’esterno offensivo brasiliano Luis Henrique, 23 anni, acquistato dall’Olympique Marsiglia per 23 milioni più bonus. Ne è costati 14 il centrocampista croato classe 2003 Petar Sucic, dalla Dinamo Zagabria. Ed è nel mirino il suo coetaneo Ange-Yoan Bonny, che ha segnato sei gol col Parma. Ma il mercato non può esaurirsi qui. Tanto più che, con ogni probabilità, saluterà Davide Frattesi, affranto dopo la finale di Champions League vissuta in panchina. La mezzala ex Sassuolo è il principale obiettivo a centrocampo del Napoli di Antonio Conte. Per convincerlo a resistere alla tentazione di un ritorno alla Juve, Aurelio De Laurentiis ha promesso al tecnico campione d’Italia un mercato di almeno 150 milioni, investendo i 75 incassati dalla cessione di Kvaratskhelia e gli altrettanti attesi da quella di Osimhen. A Bologna invece, per evitare che traslocasse a Milanello, Saputo ha alzato a Italiano lo stipendio da 2,3 a 3 milioni, gli ha garantito che Ndoye e Beukema saranno sostituiti in caso di partenza, e gli ha prolungato il contratto fino al 2027.
Le alternative
Il tema del rinnovo è quello che a Milano potrebbe lasciare più rimpianti: con un contratto già rinnovato, probabilmente il finale di stagione sarebbe stato più sereno. Ma ora guardare indietro non ha senso, e l’Inter si prepara per ogni possibile scenario futuro. Un’alternativa potrebbe essere Fabregas, che il Como lascerebbe andare solo per uno dei tre club italiani più importanti. C’è Vieira, che al Genoa ha fatto bene. Poi Chivu, giù alla guida delle giovanili nerazzurre, che ha portato alla salvezza il Parma. Sullo sfondo l’ipotesi De Zerbi, legato al Marsiglia. Ma Inzaghi resta la prima opzione, per affrontare una Serie A ad alto tasso di esperienza: Allegri al Milan, Sarri alla Lazio, Gasperini alla Roma. E al Napoli Conte, con cui Simone potrebbe provare a prendersi la sua rivincita.