MILANO – Stanca, in difficoltà, ma comunque combattiva, almeno nel secondo tempo. Dopo la sconfitta contro la Roma, la terza dopo quelle con Bologna e Milan, Simone Inzaghi assolve comunque i suoi giocatori e cerca di dare la carica, in vista della trasferta a Barcellona: “Penso che la gente abbia visto il cuore che ci abbiamo messo. Abbiamo perso una partita in casa, ma l’abbraccio della gente è stato importantissimo, ci ha fatto piacere dopo questa brutta sconfitta. Meritavamo qualcosa in più. Abbiamo creato tanto, ma ci è mancata la lucidità per concretizzare. Dobbiamo reagire”, dice, commentando in particolare l’applauso che San Siro ha riservato ai giocatori, che si sono presentati in parata sotto la curva. E guardando all’impegno di mercoledì, quando i nerazzurri giocheranno in Catalogna l’andata della semifinale di Champions, aggiunge: “Dovrò cercare di ricaricare le energie fisiche e mentali dei miei giocatori, ma il secondo tempo generoso mi lascia fiducioso”.
Inzaghi: “Nel primo tempo eravamo slegati”
Nell’analisi della gara, persa 1-0 contro una Roma più verticale e concreta, Inzaghi non si nasconde: “Nel primo tempo non abbiamo fatto una partita d’insieme, come siamo abituati noi. Eravamo un po’ lunghi e abbiamo pagato. Il gol che abbiamo preso è nato da un contrasto fortuito. Ma va detto che la Roma, che non perdeva da 17 partite, ha fatto un’ottima prestazione. Noi abbiamo messo tutto quello che avevamo per vincere. I ragazzi hanno dato tutto”. Il tecnico sottolinea poi la differenza fra un primo tempo sottotono e il secondo, in cui l’Inter qualcosa di più ha fatto, pur senza riuscire a ribaltare il risultato: “Nel secondo tempo la squadra era viva e ha creato”. Poi un rapido – ma significativo – passaggio sugli episodi sfavorevoli, dalla contestata rimessa laterale di Bologna, a cui ha fatto seguito il gol di Orsolini, fino al rigore reclamato contro la Roma per una trattenuta di Ndicka ai danni di Bisseck: “Rimesse laterali, calendario, assenze, rigori: è un periodo un po’ così per noi, ma non è il caso di parlarne”.
“Con il Barcellona rispetto, non paura”
Guardando alla sfida europea di Barcellona, Inzaghi mette in guardia: “Dovremo essere bravi a fare una partita d’insieme. Ce la giocheremo con tanto rispetto, ma senza paura”. Sulle condizioni di Thuram, neanche convocato per la gara di oggi, il tecnico è cauto: “Non so se ci sarà Marcus. In questo momento non sarebbe opportuno dire quello che potrebbe essere”. Altro giocatore a rischio è Pavard, uscito dal campo per una storta alla caviglia sinistra: “Non ci voleva”, taglia corto l’allenatore. Quando gli si propone il confronto con la stagione 2022/23, quando l’Inter lasciò scappare il Napoli in campionato ma raggiunse la finale di Champions, dice: “Due anni fa non stavamo competendo su tre fronti. Da allora abbiamo alzato l’asticella. Dobbiamo andare avanti con fiducia, cercando di recuperare i giocatori che ci stanno mancando”.