Simone Inzaghi è pronto a sfidare il Barcellona e il Nou Camp, puntando su quelle armi che si sono rivelate 'appuntite' a San Siro: "Metteremo in campo corsa e determinazione, il Barcellona ha qualità, però abbiamo visto che possiamo fare la partita. L'andata era una grande opportunità e l'abbiamo sfruttata, sappiamo che è domani importantissima per la qualificazione. Il giorno del sorteggio sapevamo che avendo preso Bayern e Barcellona bisognava fare qualcosa di straordinario e ci stiamo giocando il girone, dovremo essere bravi a soffrire tutti insieme. Gran parte della partita passerà dalla nostra fase di possesso, dovremo palleggiare meglio che all'andata".
L'approccio dinanzi alle polemiche arbitrali e ambientali è sereno: "Non parlo mai degli arbitri, ma ho solo visto che arbitro e VAR di San Siro saranno in campo domani, quindi l'UEFA ha giudicato positiva la loro prestazione. Il 'divieto' ai nostri tifosi di entrare con la maglia nerazzurri negli spazi dedicati ai tifosi catalani? Sono tranquillo, quando giochiamo in casa i tifosi ospiti sono graditi, inoltre a fine gara ho trovato massima disponibilità da parte del Barcellona".
Quello che chiederà ai suoi giocatori sarà di essere compatti e lucidi, anche se non è ancora stato scelto l'undici iniziale: "Nei primi sei-sette mesi dell'anno scorso abbiamo giocato un bellissimo calcio, ci sono partite che vengono in un momento particolare: all'andata venivamo da due sconfitte. La formazione non la sanno ancora i miei giocatori, mi porto dei dubbi e posso cambiare, ho ancora un po' di tempo per decidere. Ho due attaccanti di ruolo, che vengono da 3-4 partite consecutive: posso decidere di alzare Calhanoglu, o Mkhitaryan per farli rifiatare, altrimenti ho Curatolo o Carboni in panchina. Mi sarebbe piaciuto affrontare il Barcellona con l'Inter al completo".