Il cielo è azzurro sopra La Valletta: la nazionale italiana si prende un successo di misura (1-0) ma meritato sul Portogallo, è al triplice fischio non contiene la gioia per questo secondo titolo europeo della sua storia. Dopo il 5-1 nel girone, i ragazzi di Bollini sembravano spacciata, invece con un percorso in crescita e di grande valore, arriva il successo più grande.
La prima frazione di gioco è tutta ad appannaggio dell’Italia perché gli azzurri si portano subito all’attacco e fanno capire le loro intenzioni. Esposito ed Hasa sono i più pericolosi della banda di Bollini e vanno più volte vicino al gol, gol che arriva al 19’ quando Hasa questa volta indossa i panni dell’assist-man e serve Kayode che è abile a trovare il secondo palo con un’inzuccata perfetta. Il centrocampista azzurro è uno dei più pimpanti dei suoi ed è sempre lui che cerca con una certa insistenza il raddoppio. Ci prova al 37’ dalla distanza, ma G. Ribeiro si distende e blocca in tuffo. Cinque minuti più tardi confeziona una grande giocata, rientrando sul destro e andando a caccia della porta, ma la sfera s’impenna un po’ troppo e va oltre la traversa. Si chiude così il primo tempo, con l’Italia meritatamente in vantaggio.
Si riparte con un doppio cambio in casa portoghese, dentro Prioste e Fernandes, fuori Justo e Marques. La squadra di Milheiro vuole provare ad alzare il baricentro, ma la prima fiammata è di nuovo tutta italiana con Vignato che raggira un difensore e va alla conclusione, il numero uno portoghese si salva in due tempi. La prima vera chance per i lusitani arriva al 58’ con Gustavo Sà che rientra e calcia, destro deviato. Tre minuti più tardi è Fernandes di testa a chiamare alla super parata Mastroantonio, che si fa trovare pronto. Il ct Bollini chiama forze fresche e manda in campo Lipani, nel giro di una manciata di minuti gli azzurri tornano a farsi vedere con Esposito, ma c’è offside, poi sempre con il numero nove che stoppa a dove ma strozza troppo il destro. L’Italia insiste e va di nuovo vicina al raddoppio con Vignato che resiste alla carica del difensore e poi cerca la porta con forza, questa volta G. Ribeiro allarga il braccio destro quanto basta per dirgli di no. Con il passare dei minuti saltano gli schemi, le squadre si fronteggiano a viso aperto con il Portogallo che osa il tutto per tutto e l’Italia che chiude con il coltello fra i denti ogni spiraglio. Al 90’ scoccano 5’ di recupero. Eccezion fatta per un brivido finale, gli azzurri non rischiano più nulla e quando il direttore di gara dice che può bastare così, è festa azzurra.
Italia U19, è qui la festa: Portogallo ko, azzurri campioni d’Europa
Vent’anni dopo l’Italia Under 19 sale sul tetto continentale: gli azzurri di Bollini ci mettono qualità e sacrificio e alla fine grazie al gol di Kayode schiantano il Portogallo.