«Monza è come una finale». Ivan Juric è consapevole dell’importanza della gara di oggi alle 18 contro il Monza. La Roma deve immediatamente risposndere alla bruttissima figura fatta contro l’Elfsborg, nonostante l’allenatore croato insista nel definire la trasferta svedese come «una grande partita a livello di intensità e di gioco, con almeno cinque occasioni da gol nitide». Ma è arrivata la sconfitta e le prime voci di un possibile avvicendamento in panchina in caso di risultato negativo all’U-Power Stadium. Con chi? Quel Daniele De Rossi cacciato neanche un mese fa.
Chiacchiere da fantacalcio, forse. Visto che il passato è passato: «Pellegrini lo ha spiegato l’altro giorno — prosegue Juric — Nella prima parte si notava (lo shock dell’esonero, ndr), dopo abbiamo avuto una mentalità completamente diversa e siamo andati forte per il bene generale della Roma». Ma si sa, con una famiglia Friedkin sempre attenta al consenso popolare, il nome di De Rossi è un’ombra difficilmente eliminabile. Un’ennesima sterzata che, forse, attenuerebbe la protesta costante dei tifosi romanisti, molto duri con la squadra anche alla Boras Arena.
Juric sa quale stato d’animo lo circonda: «La situazione è negativa ma la presenza dei tifosi è fantastica perché sono partecipi anche in un momento negativo come questo. La pressione è alta, ci dà tanta adrenalina e si può trasformare in qualcosa di bellissimo da negativo a positivo». Quello che spera l’allenatore che sa quanto conti la sfida ad un Monza in piena crisi: «Il campionato è difficile, siamo riusciti a fare due vittorie consecutive e se riuscissimo a ottenere anche la terza sarebbe un altro passo per avvicinarsi alla parte alta della classifica. Per me è come una piccola finale di questo ciclo di cinque partite, in cui sono rimasto molto contento quasi su tutto». Difficoltà? La cabala, che racconta come il Monza non vinca una gara in Serie A dal 16 marzo. Ma anche le qualità della squadra di Nesta: «Gioca molto bene a calcio, ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato, ha fatto veramente ottime gare. Hanno tanti talenti e Nesta lavora sui concetti di Palladino, c’è un ottimo sincronismo. Sarà una partita dura».
Due le defezioni per Juric. Dybala e Hummels sono rimasti a Roma e non saranno a disposizione oggi pomeriggio. L’argentino ha accusato un nuovo fastidio al flessore della coscia sinistra durante la rifinitura di ieri. Non risponderà neanche alla convocazione della Nazionale argentina e rimarrà nella Capitale per curarsi. Discorso diverso per il tedesco, atteso a Monza all’esordio stagionale, che si è dovuto fermare per una sindrome influenzale con febbre alta. Chi invece torna tra i convocati è Zalewski. Il polacco (e il suo agente) stanno discutendo da giorni il rinnovo di contratto (scade a giugno prossimo) e già nelle prossime settimane potrebbe arrivare la fumata bianca. Insieme a lui ci sarà anche Le Fée che ha recuperato dall’infortunio al ginocchio. Pressoché fatta la formazione con Mancini, Ndicka e Angelino davanti a Svilar. A centrocampo Cristante, Pisilli e Koné si giocano due maglie, a destra ci sarà Celik mentre a sinistra spazio a El Shaarawy. Davanti, insieme a Dovbyk ci saranno Pellegrini e Baldanzi.