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Juve, difesa in tilt senza Bremer: quarantuno tiri in cinque giorni, i disastri di Danilo e il mistero Gatti

Dopo l’infortunio del brasiliano la difesa bianconera è andata in tilt. I cinque rigori causati in cinque partite dimostrano quanto pesi ai compagni l’assenza del loro leader

TORINO – Di colpo, la tenuta stagna della Juventus si è come sfaldata. E il colpo, sembra chiaro, è l’infortunio di Bremer, che sta condizionando i bianconeri oltre ogni ragionevole preoccupazione. C’è, in generale, un calo dell’attenzione difensiva non imputabile solamente all’assenza del capitano ma anche allo sbilanciamento di una squadra che, nel tentativo di aumentare una produzione offensiva troppo stitica, ha intaccato gli equilibri che le avevamo permesso di incassare appena un gol in otto partite, ma è soprattutto quel vuoto al centro della difesa ad avere scoperchiato i bianconeri. A San Siro è crollata la diga, ma i segnali di cedimento si notavano già da un po’, guarda caso da quando ha ceduto il ginocchio di Bremer. E già in quella partita, a Lipsia, la difesa juventina vacillò, prese due gol e molti altri rischiò di prenderne. Un po’ come domenica sera contro con l’Inter, solo che quella volta finì lietamente.

Senza Bremer anche Kalulu in difficoltà

Al di là dei numeri nudi e crudi, che poi vedremo, Bremer sta lasciando un grande vuoto soprattutto a livello di leadership. Per Motta era l’unico insostituibile assieme a Vlahovic (e, in parte, a Cambiaso), il quale però lo sarebbe se solo ci fosse un sostituto. Il brasiliano è considerato il più strutturato degli juventini a livello di personalità, di freddezza, di capacità di interpretare i momenti della partita e di incidere anche sul rendimento dei compagni. Inoltre è molto preciso quando avvia l’azione, anche se Motta si aspettava che fosse più efficace in quegli inserimenti senza palla che a Bologna affidato a Calafiori e che qui ha poi delegato a Kalulu, spostato dalla destra al centro anche per questo. In assenza di Bremer, è come se anche il rendimento dei colleghi di reparto si fosse impoverito. Le difficoltà di Kalulu, impeccabile fino a un paio di settimane fa, sono evidenti, ma anche Savona ha perso sicurezza in fase difensiva.

Danilo preferito a Gatti per l’esperienza

Motta ha tentato di compensare la carenza di leadership sostituendo Bremer con Danilo e non con Gatti, che pure all’inizio della stagione era stato ritenuto all’altezza della fascia di capitano. Però poi Motta l’ha messo in panchina cinque volte nelle ultime sette partite, e mica soltanto per quel problemino alla caviglia che ha avuto. Danilo ha sicuramente esperienza e personalità, e il giocatore più anziano e vincente dell’intera rosa, ma il suo rendimento è stato catastrofico: s’è capito perché Motta lo abbia a lungo ignorato.

La difesa ha retto solo contro la Lazio in dieci

Il vuoto lasciato da Bremer è rimasto così incolmato e i numeri lo descrivono in maniera implacabile. Se prima del suo infortunio l’unica rete al passivo (in sette gare) era stata quella del Psv, all’ultimo minuto di una sfida dal risultato già acquisito, in seguito la sola partita in cui la Juventus non ha subito gol è stata quella con la Lazio, che però fa testo fino a un certo punto visto che la squadra di Baroni è stata spuntata dall’espulsione di Romagnoli già nel primo quarto di gara. Invece ci sono state le due reti incassate a Lipsia, quella del Cagliari, quella dello Stoccarda e le quattro di San Siro.

Tra Stoccarda e Inter la Juventus ha subito addirittura 41 tiri

Ma è il numero di tiri subiti che è impressionante: se nelle prime otto giornate di campionato i bianconeri aveva ricevuto appena 11 tiri in porta, solo a San Siro sono stati 9, che s’aggiungono ai 10 dello Stoccarda. Se si contano anche quelli nello specchio, sono addirittura 41 in giorni in cinque. Un’enormità.

Difensori in tilt, cinque rigori causati in cinque partite

Non solo: nel dopo Bremer ci sono stati anche cinque rigori in cinque partite, due causati da Douglas Luiz e Danilo e uno da Kalulu. Eccetto il fallo di mano di Luiz a Lipsia, sono stati tutti falli imprudenti in situazioni di gioco non particolarmente pericolose per il portiere, come se mancasse la serenità per intervenire in area con precisione, freddezza, autocontrollo. Tutte cose che mancano perché manca Bremer.

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