TORINO — La Juventus perde i pezzi in vista della sfida all’Inter. La squalifica di due giornate decisa dal giudice sportivo per Andrea Cambiaso, costringerà Tudor a soluzioni alternative nelle prossime due uscite: il modo peggiore per avvicinarsi al primo big match del campionato, con i nerazzurri, in programma allo Stadium il 13 settembre, alla terza giornata. L’esterno paga carissimo l’avere “al 38° del secondo tempo, con il pallone non in contesa, colpito con una manata al volto un calciatore della squadra avversaria”. Senza la sua duttilità, specialmente contro una squadra che sulle corsie laterali ha uno dei punti di forza, i bianconeri rischiano di andare in affanno in un appuntamento che non è decisivo, ma che inevitabilmente pesa dal punto di vista emotivo.
Le scuse di Cambiaso
La componente nervosa è uno dei punti dolenti dei bianconeri, anche nella versione arrembante proposta dal tecnico croato tra la fine della passata stagione e l’inizio di quella attuale. Lo scorso anno toccò prima a Yildiz, espulso nel match in discesa contro il Monza e costretto a saltare due big match contro Bologna e Lazio, quindi a Kalulu, che proprio contro i biancocelesti colpì Castellanos saltando anche lui due giornate. Non mancarono le scuse, ma anche le multe da parte della società, procedura confermata anche in questo caso: «Non sono una persona violenta — è stato il messaggio di Cambiaso dopo la prima espulsione diretta della sua carriera — nella mia vita non ho mai alzato le mani o fatto qualcosa di simile. Ho commesso un errore e voglio chiedere scusa ai miei compagni, a tutto lo staff, alla società e ai tifosi. È stato un brutto gesto che non mi appartiene e di cui mi vergogno. Nella mia vita ho commesso errori e da ognuno ho sempre imparato molto: anche da questo imparerò, per diventare una persona migliore».
La carriera di Cambiaso
Nella mia vita ho commesso errori e da ognuno ho sempre imparato molto: anche da questo imparerò, per diventare una persona migliore». Cambiaso, giocatore di personalità, trarrà un importante insegnamento da questa esperienza. È capace di farlo, lo dimostra il passato: in poco tempo è diventato un elemento essenziale della rosa bianconera partendo dalle categorie inferiori, dalla Serie D con Albissola e Savona fino a diventare uno degli obiettivi del Manchester City di Guardiola. Sempre su Juve-Parma: le forze dell’ordine, con la collaborazione delle due società, sono vicine a individuare gli autori dei cori razzisti nei confronti di McKennie.
