Maignan e Di Gregorio hanno fatto, in campionato, lo stesso numero di parate, in media appena una a partita, solo che uno sta alla guida di una difesa che sta diventando inscalfibile e l’altro ha appena preso sette gol in tre giorni, uno è infortunato ma indiscutibile (a Udine giocherà ancora Terracciano), l’altro resta titolarissimo malgrado i dubbi avanzati dai tifosi.
Dopo Bonazzoli il Milan ha blindato la difesa
Dopo le due reti dei cremonesi Baschirotto e Bonazzoli, il Milan non ne ha più incassata una né quasi ha rischiato di incassarne: ha subito appena 16 tiri, e solamente 5 nello specchio della porta. Nessuno in Europa (si ragiona sulla base dei cinque campionati più importanti) ne ha ricevuti di meno, tant’è vero che è il più basso in assoluto anche il dato dei cosiddetti xG, gli expected goals, vale a dire il numero di reti attese dalla squadra avversaria: sono 0,23 a partita e chi sta al secondo posto, l’Athletic, ne conta più del doppio, 0,5.
Juve, due gare da incubo per Di Gregorio
Per la Juve il discorso è più articolato, perché in campionato la porta è rimasta immacolata due volte su tre ma è stata ripetutamente bucata nelle ultime due gare, Champions inclusa, in cui Di Gregorio ha ricevuto nove tiri: sette sono diventati gol. Continassa, abbiamo un problema? Tudor giura di no, non considera la fragilità difensiva un argomento: «Un conto è perdere 4-1, un conto fare 4-3 e 4-4, due grandi risultati contro due squadre di livello mondiale, quindi non ha senso farsi domande o addirittura dei processi». Eppure molte delle reti che la Juve ha incassato discendono da errori individuali o di reparto: quattro sono arrivate perché è stato concesso troppo spazio al tiratore, mentre Di Gregorio è senz’altro responsabile («Soltanto un po’», precisa Tudor) perlomeno sulla quarta rete del Borussia, visto che Yan Couto lo ha sorpreso sul primo palo.
Tudor, fiducia incondizionata per il suo portiere
Ma l’allenatore non ha dubbi: «Sarà il primo portiere tutto l’anno. Sono molto contento di Michele, piuttosto vedo cose da pazzi in altri portieri di squadre di primo livello». In Champions ha sbagliato a ripetizione anche Kelly, benché poi abbia segnato il gol più importante, ma Tudor fa scudo pure a lui: «C’è stata tanta scorrettezza nel giudicarlo, ha sempre fatto bene».
Ora Allegri cerca i gol degli attaccanti
Alla Juve può anche star bene questo atteggiamento più scriteriato, perché asseconda lo stato di grazia di Yildiz e Vlahovic, che oggi giocheranno insieme a una punta pura, anche se in allenamento i test del serbo in coppia con David non sono andati benissimo. Riposerà invece Bremer, rimpiazzato da Gatti: chissà se la difesa si infragilirà ulteriormente. A Verona i bianconeri possono (vogliono) tenere il passo del punteggio pieno, a Udine il Milan punta invece a ribadire la solidità mostrata nelle ultime due partite, specialmente l’ultima. «Questa squadra non ha la percezione del pericolo», disse Allegri dopo il rovescio contro la Cremonese, ma poi quella percezione ha preso corpo anche se Max si aspetta ulteriori progressi, difensivamente parlando. Intanto, il terzetto dei titolari l’ha scelto: Tomori, Gabbia (oggi capitano) e Pavlovic. Sono i gol attesi dagli attaccanti a mancare, ma Allegri ha pazienza: quello che ha vinto, lo ha vinto prendendo meno reti di tutti. E in un modo o nell’altro, il sistema per segnare lo ha sempre trovato.