In attesa di chiudere un accordo per la sponsorizzazione delle maglie, la Juventus scenderà in campo questa sera, nell’esordio casalingo contro il Como, con il logo di Save the Children sulle maglie. Una scelta che rafforza la collaborazione iniziata nel 2018, “un gesto carico di significato” come evidenziato dalla stessa società bianconera. Oggi toccherà alla squadra di Thiago Motta, nel primo match di campionato all’Allianz Stadium, mentre domani sarà la volta della Juventus Women, impegnata in amichevole contro il FC Bayern Women.
Condivisione di valori
Mentre l’area commerciale, guidata da Francesco Calvo, prosegue nella ricerca di uno sponsor di maglia che possa succedere alla storica partnership con Jeep, conclusa proprio al termine della passata stagione, la Juventus sceglie di rendere ancora più profonda la collaborazione con Save the Children, organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare bambine e bambini a rischio con l’obiettivo di garantire loro un futuro combattendo le diseguaglianze educative. Il logo resterà sulle maglie bianconere finché non sarà trovato un nuovo partner commerciale: «Juventus è orgogliosa di poter dare risalto alla condivisione valoriale con Save the Children, nella quale crede ed è impegnata da anni – ha spiegato Maurizio Scanavino, CEO di Juventus e del gruppo Gedi, che edita anche La Repubblica -. Due realtà globali con oltre un secolo di storia e che da oggi si incontrano anche sull’iconica e prestigiosa maglia bianconera».
Un impegno pluriennale
Si tratta dell’ennesima azione comune tra la Juventus e Save the Children, dopo l’inaugurazione nel 2019 del Punto Luce alle Vallette, a poche centinaia di metri dall’Allianz Stadium, riqualificato nel 2022: «È fondamentale abbattere tutte le barriere che impediscono a bambini, bambine e adolescenti di avere eguali opportunità educative – spiega Daniela Fatarella, Direttrice Generale di Save the Children -. In tale direzione va la partnership con Juventus che, con un impegno pluriennale, sostiene tantissimi minori e sensibilizza il grande pubblico sull’importanza dell’educazione».