TORINO – Gli juventini rimasti sono sedici, inclusi i tre portieri, loro fortunatamente sempre sanissimi: Thiago Motta parte per Lecce con soli tredici giocatori di movimento abili e arruolati. A ogni partita se ne ferma uno (l’ultimo è Savona) ma soprattutto non ne guarisce nessuno, inclusi quelli che sembravano vittime di acciacchi passaggeri. Si parla in particolare di Vlahovic, ovviamente, che si è fermato lunedì 18 negli ultimi minuti di Serbia-Danimarca: il giorno successivo gli esami scongiurarono lesioni muscolari, eppure l’indisponibilità del serbo persiste, sfiora ormai le due settimane e a Lecce salterà la terza partita conclusiva. In sua assenza, la Juventus non ha segnato e ha creato una sola occasione da rete rilevante.
Thiago Motta convoca i giovani: c’è anche Montero jr.
Gli infortunati sono nove, sei dei quali per problemi muscolari: Bremer, Savona, Cabal, Douglas Luiz, McKennie, Adzic, Nico Gonzalez, Milik e Vlahovic. La formazione che giocherà al Via del Mare è scontata, obbligata, a meno che Thiago Motta abbia la necessità di far rifiatare qualcuno: al momento, le sole alternative ai titolari sono Rouhi, Fagioli e Mbangula, che a Birmingham ha giocato 10’ molto buoni e può dunque avanzare una candidatura. In compenso, l’allenatore ha smentito sé stesso (“Se un giovane vuole la prima squadra se lo deve meritare, non venire soltanto perché è un momento di difficoltà”) e convocato cinque ragazzi, Owusu e Papadopoulos dell’Under 23 e Pagnucco, Pugno e Montero della Primavera. Quest’ultimo, che di nome fa Alfonso, è figlio d’arte, e s’accoda alla schiera dei Chiesa, dei Weah, dei Thuram.
Su Vlahovic nessuna spiegazione
La questione più spinosa, in ogni caso, rimane quella di Vlahovic. Thiago Motta ha eluso il tema e dato risposte evasive a domande specifiche (“ha dolore?”, “è peggiorato?”, “quando potrà rientrare?”, “c’è differenza con compagni che hanno giocato anche con la febbre o il mal di schiena?”): “I calciatori sono i primi ad avere tutta la voglia del mondo di giocare, ma Dusan non è disponibile. In questo momento non sappiamo quando tornerà, siamo concentrati solo sul Lecce”. In conferenza stampa, l’allenatore aveva un’espressione mai così rabbuiata ma non ha affrontato di petto nessun tema, ripetendo più volte lo stesso ritornello: “Ho totale fiducia nella squadra, chi è presente farà una grande partita. L’unico modo per affrontare questo momento è che ognuno dia qualcosa in più. La strada è quella giusta, lavoriamo ogni giorno per migliorare in ogni aspetto del gioco. Tutto il resto conta poco”.