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Juve, Thiago Motta contro il passato con un Vlahovic in più: “Con il Bologna tanta concentrazione”

Il tecnico ritrova per la prima volta da avversario la squadra che ha trascinato in Champions. Rientra l’attaccante serbo

La prima volta contro il suo Bologna, il suo passato che torna carico dopo quattro vittorie nelle ultime cinque partite. Thiago Motta vive apparentemente con serenità l’avvicinarsi della sfida contro la squadra che l’anno scorso ha trascinato fino alla storica qualificazione in Champions, rinfrancato anche del recupero di Vlahovic e Savona. Mentre una parte della tifoseria rossoblù non gli ha perdonato l’addio alle Due Torri per la Mole, intonando cori contro di lui al termine dell’ultimo match di Coppa Italia: “A Bologna ho passato due anni bellissimi, sia a livello umano che sportivo – ha smorzato le polemiche Motta -. Per il resto non ho niente da aggiungere”.

Thiago Motta contro il suo passato

In realtà buona parte della tifoseria bolognese, per quanto triste per l’addio alla fine della scorsa stagione, non ha dimenticato i quasi due anni di Motta in rossoblù, culminati con la qualificazione in Europa. Oggi il Bologna è una squadra che fa fatica in Champions, ma che in campionato con Italiano sta vivendo un momento molto brillante: “Sta bene, è una grande squadra, gioca molto verticale, pressa tantissimo l’avversario – è l’analisi del tecnico -. Dovremo concentrarci tantissimo, sapere bene cosa dobbiamo fare e cosa evitare. Loro metteranno tanta intensità durante la partita”.

Il ritorno di Vlahovic e i problemi in zona gol

Dopo tre pareggi consecutivi, di cui uno in Champions, tutti arrivati senza Vlahovic in campo, domani torna il centravanti serbo, pienamente recuperato ma non ancora sicuro di indossare una maglia da titolare. “Sarà con il gruppo, ha fatto una settimana con la squadra ed è pronto – ha spiegato Motta -. Siamo contenti che rientri in gruppo, come sempre quando un ragazzo rientra”. Torna dunque l’attaccante titolare, o per meglio dire l’unico attualmente a disposizione viste le assenze di Nico Gonzalez e Milik. Tuttavia, il suo ritorno non necessariamente significa che automaticamente saranno risolti i problemi sotto porta: “Veniamo da partite che non abbiamo vinto, prestazioni per momenti molto bene e altri da migliorare. Non ci si può concentrare solo su una fase del gioco per avere il risultato che vogliamo. Compito e responsabilità sono di tutti. Più arriviamo con gli uomini giusti davanti, più probabilità avremo di fare gol. Ma allo stesso tempo non permettere di far fare agli avversari ciò che vogliono”.

Gli infortuni in casa Juventus

I recuperi di Vlahovic, Savona e Adzic non hanno comunque svuotato l’infermeria. Mancheranno infatti ancora i due lungodegenti Bremer e Cabal, oltre a Nico Gonzalez, McKennie, Douglas Luiz, Milik: “Speriamo che tornino il più in fretta possibile, vedremo per le prossime. Sfortuna? Non credo né nella fortuna, né nella sfortuna. Ho la mia idea, ne avete parlato tante volte, ma la mia opinione non cambia per certe cose. Faccio attenzione a ciò che posso, a quel che posso migliorare per il gioco, per la squadra, per il miglior livello possibile, tutto il resto non lo posso controllare”. Come le emozioni, che domani pomeriggio, in un Allianz Stadium tutto esaurito, saranno fortissime: “L’importante siamo noi in campo, quello che trasmetteremo ai tifosi durante la partita. Insieme a loro possiamo fare una bellissima prestazione”.

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