Questo sito contribuisce alla audience di
 

Juve-Toro, da Sivori a Puliciclone, dieci momenti indimenticabili del Derby della Mole

La sfida tra bianconeri e granata è un romanzo

Dall’arte di Sivori alla prima firma di Cristiano Ronaldo, dalla furia di Puliciclone alla buca di Maspero: 10 momenti momenti indimenticabili del Derby della Mole.

I gol matti e imprevedibili di Cesarini

Il 27 aprile del 1930 si gioca il derby della Mole numero 25, il 2° da quando (1929-30) è stata istituita la Serie A e – considerato lo 0-0 dell’andata – il primo con gol. Si gioca sul campo di Corso Marsiglia, casa Juventus, finisce 2-0 per i bianconeri. Il mattatore della sfida è l’oriundo Renato Cesarini, che segna una doppietta. Il Cè è nato a Senigallia ed è emigrato in Argentina, è un pokerista indefesso, uno straordinario ballerino, ama la bella vita, fuma venti sigarette al giorno. La Juventus gratifica la sua arte con 4.000 lire al mese, per l’epoca una cifra spaventosa. Un anno dopo – grazie ad un suo gol decisivo in Italia-Ungheria 3-2 del 13 dicembre 1931, giocata proprio a Torino – nasce la famosa “Zona Cesarini”, a indicare le reti che arrivano al fotofinish.

L’arte del Cabezon nell’Italia di Lascia o raddoppia

2 marzo 1958, Juventus-Torino 4-1. Doppietta di Omar Sivori, doppietta di John Charles. Nell’Italia che di giorno salta sull’onda del boom economico e la sera si siede in cucina a guardare Lascia o raddoppia? condotto da Mike Bongiorno, a incantare è la Juve del Trio Magico. Oltre ai due fuoriclasse citati, c’è infatti Giampiero Boniperti. Il presidente Umberto Agnelli spende 10 milioni di pesos, ovvero 170 milioni di lire, per Sivori e circa 130 milioni per Charles. Si apre una nuova era che sarà gravida di soddisfazioni.

Toro con la morte nel cuore nel ricordo di Meroni

15 ottobre 1967, muore Gigi Meroni, la Farfalla Granata. Ha solo 24 anni, viene investito da un’auto mentre attraversa a piedi Corso Re Umberto, a Torino. 22 ottobre, si gioca il derby più cupo e malinconico di sempre. Non c’è partita e se c’è, la decide il vento del destino. Juventus-Torino 0-4. Tripletta di uno scatenato Nestor Combin. Il gol della quaterna lo segna il giovane Alberto Carelli, che quella domenica indossa la maglia numero 7, quella che fino a una settimana prima indossava Meroni.

La domenica di Puliciclone

Il 5 novembre del 1972 Paolino Pulici, che i tifosi granata chiamano affettuosamente Pupi, dà contezza del soprannome che gli darà qualche tempo dopo Gianni Brera, Puliciclone, poiché “nell’epiteto c’è tutto il vorticare delle gambe e l’azione talvolta confusionaria del giocatore”. Quella è una domenica d’altri tempi, il pomeriggio è grigio, il cielo plumbeo. Torino batte Juventus 2-1, la doppietta è di Pulici. Meraviglioso il secondo gol: lanciato in corsa, Puliciclone vede Zoff fuori dai pali e – scriverebbe Brera – lo uccella con un preciso pallonetto.

Quando Agnolin minacciò Bettega

Roberto Bettega protesta animatamente per un gol di Ciccio Graziani che secondo lui è stato viziato da un fallo dell’attaccante granata, l’arbitro Luigi Agnolin si rivolge all’attaccante con posa minacciosa. E lo minaccia. “Te fasso un sesto cusì”. Traduzione letterale: ti faccio un cesto così. Lì dove per “cesto” si intende, nel dialetto veneto, una specifica parte anatomica. E’ il 26 ottobre 1980, Juventus-Torino 1-2. Succede il finimondo. Bettega si becca 3 giornate di squalifica, l’AIA punisce Agnolin con quattro mesi di sospensione.

Un pomeriggio anni 80 da cuore Toro

27 marzo 1983. È il derby per eccellenza degli anni 80. Il più iconico, il più ricordato (dai tifosi del Toro). Partita da fuochi d’artificio, con la Juventus di Platini e Boniek – più tutti i campioni del mondo che nell’estate precedente hanno trionfato in Spagna – che va sul 2-0. Poi succede l’impensabile. Un colpo di dadi, un giro di vento. 124 secondi di adrenalina pura. Il Toro segna a ripetizione. E ribalta tutto. Dossena, Bonesso, infine Torrisi con una spettacolare sforbiciata. Delirio granata.

La buchetta di Maspero

Derby pirotecnico, quello del 14 ottobre 2001. La Juve va sul 3-0, trascinata da un Del Piero in stato di grazia. Sono passati solo 25 minuti, per il Torino si prospetta una sconfitta epocale. E invece i granata rimontano, issandosi sulle ali dell’orgoglio fino al 3-3. Il gol del pareggio è di Maspero. Che subito dopo – quando viene assegnato un rigore alla Juve – senza farsi vedere dall’arbitro con il piede scava una buchetta all’altezza del dischetto del gesso. Ops: il tiro di Salas finisce in tangenziale.

Le corna di Maresca

La Juve vincente di Lippi, il Torino ruspante di Camolese. Vantaggio Juve con Trezeguet, rimonta Toro con Ferrante e Cauet, poi il gol di Maresca a un minuto dalla fine. Ok, il derby del 24 febbraio finisce 2-2 ma nessuno ricorda il risultato. Tutti invece hanno bene impressa nella memoria l’esultanza di Maresca che porta gli indici delle mani vicino alle tempi e mima la corsa di un toro. Apriti cielo. Quando l’arbitro Paparesta fischia la fine è caccia all’uomo, ma Maresca ha intuito il drammone e si è già rifugiato negli spogliatoi.

La magia di Pirlo al fotofinish

Mancano 5 secondi alla fine del terzo minuto di recupero del derby del 30 novembre 2014 e il risultato è fissato sull’1-1. Hanno segnato Vidal su rigore e poi il brasiliano Bruno Peres, con un cavalcata da videogame, un coast to coast di 70 (!) metri conclusa con una terrificante staffilata a battere Buffon. Mancano 5 secondi alla fine del terzo minuto di recupero, si diceva, quando Pirlo, con la Juve in inferiorità numerica, indovina dalla distanza un tiro dei suoi: è una magia che regala ai bianconeri la più inattesa delle vittorie.

Il primo Ronaldo segna dal dischetto

Il gol numero 5000 nella storia della Juventus lo mette a referto Cristiano Ronaldo, alla sua prima stagione in bianconero. E’ il 15 dicembre 2018 e la rete di CR7 arriva su rigore a venti minuti dalla fine: Torino-Juventus 0-1. Grazie alla vittoria nel derby la Juve scava un fossato tra sé e le avversarie. A fine campionato Allegri mette in bacheca il 5° scudetto consecutivo. I bianconeri chiudono a 90 punti, +11 dal Napoli secondo. Con 21 gol in campionato Cristiano è il miglior marcatore della squadra, ma il titolo di capocannoniere del campionato va a Quagliarella della Sampdoria, che di gol ne fa 26.

Segui tutte le ultime notizie di sport

Next Post

Carlo Nesti: “Sono juventino e torinista. Ecco come vivo il derby”

Sab Nov 9 , 2024
L’ex giornalista sportivo della Rai spiega il suo doppio tifo: “Come se avessi una moglie bianconera e un’amante granata”

Da leggere

P