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Juventus, Allegri: “Non mi rimprovero nulla, sapevo che era difficile vincere”

Il tecnico bianconero: “Quando le cose vanno bene non ci si deve esaltare, quando ci sono queste vicissitudini non ci si deve abbattere”.

Massimiliano Allegri è intervenuto in conferenza stampa in vista di Udinese-Juventus, in quella che potrebbe essere la sua ultima da tecnico bianconero: "A fine di ogni stagione si fa il bilancio, sia che sia vincente che come questa dove non abbiamo alzato trofei. Questo fa parte del lavoro. A parte l'ultima parte di stagione, che è stata anomala, nella prima potevamo fare meglio. Quando le cose vanno bene non ci si deve esaltare, quando ci sono queste vicissitudini non ci si deve abbattere".

Sul biennio alla Juventus, Allegri ha ammesso: "Sapevo che avrei avuto difficoltà a vincere, il che significa che la Juve, quando sono tornato, era in fase di costruzione. Diverso è avere l'ambizione di vincere sempre, ma su questo sono sempre stato molto chiaro. Così come non è in dubbio il mio entusiasmo. I ragazzi che stiamo lanciando sono un patrimonio per il calcio italiano: il prossimo anno sarà diverso e domani sera capiremo che competizioni disputeremo, per cominciare la pianificazione, e per ripartire il 10 luglio".

Allegri resta a testa alta: "A livello professionale tutti alla Continassa non hanno da rimproverarsi niente. Poi ovviamente ci sono i contenti e gli scontenti e fa parte del gioco. Il calcio non è una scienza esatta, dobbiamo analizzare questi due anni con serietà. Nella vita è impossibile mettere tutti d'accordo. L'unica cosa è lavorare con serenità e professionalità, cercando di sbagliare il meno possibile. Noi abbiamo un'ottima base per l'anno prossimo e a tutto c'è una soluzione. Non bisogna farsi trascinare dalla negatività. Ma tutto verrà valutato da lunedì".

Allegri ha concluso: "Abbiamo rabbia e voglia di ripartire, perché quando non vinci ti rimane questo, sennò diventi come tanti altri, per cui vincere e perdere è uguale. Dovremo mettere l'anno prossimo questa rabbia sul campo, con equilibrio, per essere protagonisti fino alla fine".

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