TORINO – L’assemblea degli azionisti della Juventus ha approvato il bilancio dell’esercizio 2023/24, chiuso con un rosso di 199 milioni, in aumento rispetto ai 123,7 milioni dell’anno precedente. Per la società, però, si tratta di un passivo anomalo, dovuto alla mancata partecipazione alle coppe europee, che ha inciso per circa 130 milioni tra premi Uefa, incassi al botteghino e bonus vari. “Senza questi fattori”, ha spiegato l’ad Maurizio Scanavino, “il risultato sarebbe stato negativo per circa 70 milioni, a conferma del sostanziale trend in miglioramento del risultato economico”. Per la prima volta all’assemblea ha partecipato, in veste di dirigente, anche Giorgio Chiellini.
Obiettivo pareggio di bilancio nel 2026
Il presidente Gianluca Ferrero ha precisato che, dopo l’ultimo aumento di capitale da 200 milioni, nel prossimo triennio “non si prevedono ulteriori interventi di rafforzamento del capitale”. La Juventus conta di riportare i conti in equilibrio nel giro di un paio di stagioni e già nel 2025 il miglioramento dovrebbe essere sensibile grazie agli introiti della nuova Champions e del Mondiale per club, oltre che nel progressivo calo dei costi, in particolare del monte stipendi, già sceso, nell’annata 2023/24, da 255,4 a 239 milioni.
Fatturato sotto i 400 milioni
Attualmente il fatturato della Juventus è sotto i 400 milioni (394,6), ma il club confida di tornare presto sopra i 500: nel 22/23 era a 507,7, mentre nel 19/20, prima della contrazione delle entrate dovuta anche alla pandemia, aveva toccato i 573,4 milioni. Il piano industriale prevede che i conti restino in equilibrio se la società continuerà a partecipare alla Champions, superando ogni volta la prima fase a girone unico.
Scanavino: “Avremo lo sponsor entro la fine della stagione”
I piccoli azionisti hanno contestato alla società soprattutto la scarsa esposizione mediatica a difesa del club e la mancanza dello sponsor principale, sulla quale si è espresso Scanavino: “Siamo in trattativa con diverse società con interesse e visibilità internazionali, contiamo di siglare un accordo importante entro la fine di questa stagione sportiva”. Rinviato, per ora, il progetto di costruire un piccolo impianto da 5 mila posti vicino allo Stadium per ospitare le gare di Women e Next Gen: “Stiamo facendo degli studi, ma il progetto non sarà esecutivo nel breve. Prima viene il risanamento”. Si punta anche a mettere a frutti i 180 milioni di follower sui social: “Siamo il primo brand italiano”, ha sottolineato Ferrero, “più di Ferrari, Lamborghini, Dolce&Gabbana e Prada”.
Juve ancora nella Superlega: “Non ci hanno mai risposto”
Infine, il presidente ha confermato che la Juventus fa ancora formalmente parte della Superlega, pur avendo ribadito la volontà di volerne uscire, già formalizzata e ufficializzata da oltre un anno: “A oggi non abbiamo mai ricevuta una risposta alla nostra richiesta di recesso”. Il club anche svalutato a bilancio il credito che ancora vantava verso la società che gestisce la Superlega, come se su quei soldi avesse messo una pietra sopra.