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Juventus, Atalanta e Milan: dopo la Supercoppa missione rilancio in campionato

Questa sera si recuperano due delle tre partite saltate per il torneo giocato a Riad. Rossoneri a Como alle 18.30. Alle 20.45, a Bergamo, il big match per la Champions

MILANO — Un mese così sarebbe complicato anche per una squadra in forma. Figurarsi per questa Juventus, che in diciannove partite ha messo insieme dodici pareggi e ancora non ha trovato un’identità. Questa sera Thiago Motta sfiderà l’Atalanta (le due si sarebbero potute incontrare anche nello spareggio per il 3° posto della Supercoppa in Arabia: la Lega ha soprasseduto). Poi, in un gennaio bollente, ospiterà il Milan, volerà a Brugge, andrà in trasferta a Napoli e il 29 riceverà il Benfica. Cinque partite in cui i bianconeri si giocheranno molto, tanto in campionato, dove sono quinti a 14 punti dal Napoli capolista (che ha giocato una gara in più), quanto in Champions, dove galleggiano al quattordicesimo posto con 11 punti.

Juve alla prova di Bergamo

Nella conferenza stampa della vigilia, il tecnico bianconero ha ribadito un concetto che piace ai tifosi: «Siamo arrabbiati». Sottinteso: lo siamo come voi. «Siamo arrabbiati perché non abbiamo vinto il derby. Siamo arrabbiati perché non vinciamo. Dobbiamo dare di più e recuperare punti per la corsa Champions». E se è evidente che Koopmeiners non è quello dei tempi di Bergamo, il suo tecnico lo elogia: «Si allena molto bene. Sarà una partita speciale per lui». L’ultimo ricordo di Teun in nerazzurro è l’Europa League alzata a Dublino. Il salto in bianconero lo ha proiettato in una dimensione che non conosceva: pressioni, polemiche, critiche. Per schivarle, Motta in attacco si dovrà affidare a uno fra Nico Gonzalez e Weah, visto che Vlahovic non è in forma.

Il Milan e lo spirito di Riad

Il Milan si guarda allo specchio e si interroga. Questo è il momento di cambiare passo: campionato e Champions, siamo già a uno snodo chiave. La scossa portata dalla vittoria della Supercoppa è stata mitigata dal pareggio con il Cagliari, in cui sono emersi antichi errori. Conceiçao vuole riprendere il discorso interrotto a Riad: in questi giorni ha parlato alla squadra, studiando con intense sedute video cosa non è andato sabato a San Siro. La partita di oggi con il Como, giovane e sfrontato, porta una nuova opportunità: atteggiamento giusto, concretezza sotto porta e soprattutto una vittoria che accorci la classifica. Rientrano Emerson Royal e Gabbia, davanti può giocare Morata a supporto di Abraham. Dall’Inghilterra, il Milan può prendere un giocatore soltanto fra Walker e Rashford. L’attaccante dello United è il preferito, ma c’è la forte concorrenza del Borussia Dortmund.

Inter senza Çalhanoglu

Per l’Inter, che domani riceverà a San Siro il Bologna, l’incognita è il centrocampo. Çalhanoglu, fermo per guai all’adduttore destro, potrebbe stare fuori due settimane e rientrare per il derby col Milan a inizio febbraio. Spazio allora ad Asllani, che a Riad ha combinato pasticci ma che a Venezia ha dimostrato carattere, oltre a un buon piede. Al posto di Mkhitaryan, acciaccato anche lui, toccherà a uno fra Frattesi e Zielinski sostituirlo, a seconda di quel che Inzaghi studierà questa mattina in allenamento sul nuovo prato di San Siro. E proverà quegli schemi che sempre più spesso mandano in gol i difensori. Con la rete di Darmian in laguna, per i nerazzurri salgono a 13 le marcature del reparto arretrato. Un’enormità: al secondo posto per centri dei difensori c’è il Cagliari a quota 7.

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