TORINO — Quella di Verona sarà l’ultima partita a organico ridotto, tra buchi nella rosa e infortuni, prima della nuova svolta stagionale. La Juventus cambia marcia sul mercato e con gli innesti di Francisco Conceiçao e Nico Gonzalez si rafforza come pretendente allo scudetto. Non è la favorita assoluta, ma una delle squadre accreditate per dire la sua fino all’ultima giornata. Specialmente se il mercato dovesse regalare a Thiago Motta un altro acquisto in grado di cambiare volto alla squadra: dopo aver messo le ali, Giuntoli è pronto all’ultimo assalto, lo scacco al re Koopmeiners, che già all’inizio della prossima settimana potrebbe vestirsi di bianconero. Nel frattempo i desideri dell’allenatore sono stati esauditi e il lungo casting per occupare le fasce in attacco ha portato i due nomi tanto attesi, cambiando volto alla squadra.
Nico Gonzalez, il quarto attaccante dalla Fiorentina viola
Il primo tassello, che ha fatto capire che il pomeriggio di sabato sarebbe stato quantomeno frizzante, è stato Nico Gonzalez, con cui la Juventus aveva l’accordo ormai da tempo. Con il calciatore ma non con Commisso, che ha sempre respinto l’ipotesi di prestito con riscatto, almeno finché la paura di perdere l’occasione di incassare quasi 40 milioni non si è concretizzata. Meglio incassarne 7, con obbligo di riscatto fissato a 25 milioni e 5 di bonus semplici da ottenere, piuttosto che vivere la stagione con un separato in casa: l’intesa è stata raggiunta nel primo pomeriggio, già nelle prossime ore l’argentino arriverà a Torino, anche se non sarà tra i convocati della partita contro il Verona al Bentegodi. Un peccato per Motta, visto che proprio Nico avrebbe potuto sopperire all’assenza dell’infortunato Weah: mancino naturale, Gonzalez potrà partire dalla fascia destra, con l’opportunità di accentrarsi e provare il tiro a rientrare, ma anche a sinistra, rendendolo particolarmente duttile e adatto al gioco del tecnico della Juventus. Specialista nei calci piazzati e rigorista preciso, potrà giocare anche falso nueve in caso di necessità, quando Vlahovic avrà bisogno di rifiatare: un jolly per il fronte offensivo bianconero in grado di saltare l’uomo e di creare la superiorità numerica. In due anni alla Fiorentina ha collezionato 125 presenze con 38 gol e 19 assist: un giocatore completo che potrà compiere un ulteriore salto di qualità e farlo fare anche alla sua nuova squadra. Il quarto attaccante, o comunque giocatore offensivo, che compie il tragitto da Firenze a Torino negli ultimi sette anni, dopo Bernardeschi, Chiesa, Vlahovic e, appunto, Gonzalez.
Conceiçao, da opzione a scelta precisa
Qualche giro di lancetta dopo è filtrata l’altra mossa di mercato di Giuntoli, per altro già nell’aria da tempo. Francisco Conceiçao, “Chico”, ha completato di fatto il reparto esterni della Juventus, che ora può contare su di lui, su Gonzalez, Weah, Mbangula e all’occorrenza Yildiz e Cambiaso. Dopo aver provato le strade che portavano a Sancho, Galeno e Adeyemi, la scelta è ricaduta sul portoghese classe 2002, il terzo figlio d’arte della squadra di Motta dopo Weah e Thuram.
Chi è Francisco Conceiçao
Alto 170 centimetri, è un mancino come l’altro nuovo acquisto della Juventus, Gonzalez, anche se predilige giocare a destra. Cresciuto nel Porto, con cui ha esordito in prima squadra, ha già segnato gol importanti in carriera, ultimo dei quali quello all’Europeo contro la Repubblica Ceca, rete che ha permesso al Portogallo di battere gli avversari nei minuti di recupero. Domenica sbarcherà a Torino, lunedì sosterrà le visite mediche e sarà a disposizione di Motta già in giornata, anche se non sarà tra i convocati della sfida con il Verona visto che la firma del contratto arriverà a ridosso del calcio d’inizio della sfida del Bentegodi. Per essere convocati è necessario essere inseriti nella lista da inviare entro le 12 del giorno precedente la partita. Ci sarà tempo e modo per vedere in campo Conceiçao e Gonzalez: ora la Juventus è concentrata su due partite chiave, quella in campo contro il Verona e quella sul mercato “contro” l’Atalanta per Koopmeiners. Messi a posto gli esterni, si cerca di portare a termine l’ultima, fondamentale missione.