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Juventus contestata dai tifosi: cori e striscioni fuori dall’hotel della squadra

Centinaia di ultrà chiedono un confronto con i giocatori. Allo Stadium il bis nel match contro il Verona

TORINO – Una contestazione annunciata, forte nei toni ma senza l’incontro con una delegazione della squadra. A poche ore dalla partita contro il Verona, i tifosi della Juventus hanno rotto gli indugi e, come comunicato ieri, sono passati alle vie di fatto: una rappresentanza dei gruppi organizzati si è ritrovata davanti al JHotel, dove la squadra è in ritiro in vista del match, esprimendo tutto il disappunto di una frangia della tifoseria per la situazione attuale.

Juventus contestata dai tifosi: cori e striscioni

I toni, come detto, sono stati espliciti e i cori eloquenti: nel mirino dei tifosi il managing director Cristiano Giuntoli, l’allenatore Thiago Motta e la squadra. Per fortuna la contestazione non è sfociata in episodi di violenza, anche se gli attacchi verbali sono stati espliciti. Oltre allo striscione che campeggiava in testa al corteo (“La Juve siamo noi”), sono partiti cori espliciti: l’allenatore il più preso di mira.

La contestazione continuerà allo Stadium contro il Verona

Non c’è stato l’incontro con una delegazione della squadra, richiesto a gran voce dai gruppi organizzati. La contestazione quindi continuerà anche domani durante la partita con il Verona all’Allianz Stadium, con un clima che si preannuncia caldissimo. Una situazione decisamente insolita, visto che in caso di vittoria la Juventus, eliminata dalla Champions League e malamente dalla Coppa Italia, si ritroverebbe a -6 dalla vetta. Una notte decisamente agitata per dirigenza, calciatori e per Thiago Motta.

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