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Juventus-Empoli 4-1: doppietta di Kolo Muani, in gol anche Vlahovic e Conceicao. Toscani ribaltati

Segna l’ex De Sceglio ad inizio partita, nella ripresa l’attaccante francese firma prima il pari e poi il gol del sorpasso. Nel finale, con la squadra di D’Aversa ridotta in dieci, c’è gloria anche per il serbo e il portoghese

TORINO – Dall’inferno al paradiso, la Juve ha attraversato una sorta di Divina Commedia del pallone, risalendo dal più buio dei gironi danteschi proprio quando sembrava che il cielo le si stesse chiudendo per sempre sopra la testa. Con un po’ di nervi, un po’ di cuore, parecchia fortuna e tanta forza della disperazione, i bianconeri sono passati da una situazione che sembrava irrimediabile (un gol di svantaggio, un rigore contro, lo Stadium in tumulto) alla liberazione di una vittoria larga, che ha ricucito i rapporti tra squadra e pubblico. Hanno un certo valore le reti di Kolo Muani (tre in due partite) e il ritorno al gol del panchinaro Vlahovic. Ha un valore questo 4-1 (largo, l’Empoli non lo meritava) che scaccia le streghe.

De Sciglio spaventa la Juve

Stavolta i fischi erano piovuti addosso alla Juve già dopo tre minuti e mezzo, neanche il tempo di accorgersi dell’avvio da subito spaurito dei bianconeri e di quel calcio d’angolo di Henderson verso compagni marcati distrattamente, incluso De Sciglio, che ha segnato da due passi e naturalmente non ha esultato. In molti hanno pensato che è stato per anni uno dei pupilli di Allegri.

Le scelte di Thiago Motta

Il gol dell’Empoli ha devastato psicologicamente la Juve, che già stava patendo la disposizione tattica di D’Aversa e il suo 4-4-2 scomponibile e con pochi riferimenti fissi. I bianconeri sono andati in tilt, non ne hanno azzeccata più mezza e a quel punto anche le scelte di Thiago Motta sono passate in secondo piano, compreso quel McKennie che da terzino è diventato trequartista, dopo che da attaccante era diventato terzino. Ha esordito Renato Veiga, che sembrava passasse di lì per caso.

Il Var cancella il rigore all’Empoli

Tempo dieci minuti e di fronte alla Juve si è spalancato un baratro, aperto da un’azione tutta di prima tra Anjorin, Colombo, Esposito e Maleh che i difensori bianconeri hanno solo guardato passare, finché a Di Gregorio è toccato stendere la mezzala marocchina. Ci sono stati attimi di spaesamento totale, la Juve si è sentita finita (e chissà Thiago Motta, con le sue mani in tasca), ma il Var, dopo una lunga analisi (ma perché alla fine del primo tempo un solo minuto di recupero?), ha pescato un tocco di mano di Anjorin all’inizio di tutto, facendo esplodere lo Stadium in un boato di sollievo, quasi di liberazione.

La reazione della Juve

Lentamente, la Juve ha cominciato a riprendersi. Il dominio dell’Empoli, assoluto padrone della situazione, si è allentato e una rovesciata di Nico Gonzalez proprio a metà tempo, più teatrale che pericolosa, è stata il segno che qualcosa stava cambiando, anche se la Juve è rientrata in partita più attraverso i nervi e le giocate individuali, oltre alla naturale e smisurata superiorità tecnica sull’avversario, che con il gioco, l’ordine, le idee. In tutto questo, prima dell’intervallo ha creato una sola occasione da gol, quando è stato McKennie e togliere dalla porta (inavvertitamente, ovvio), un sinistro ravvicinato di Koopmeiners.

L’Empoli perde Anjorin e Ismajli

Così, i fischi al 45’ sono stati meno sonori del temuto e la pausa ha giovato alla Juventus, rientrata in campo con un po’ di ordine e di razionalità, anche se il primo pericolo l’ha creato l’Empoli con Zurkowski e se la resistenza toscana è stata fiaccata dall’infortunio di due tra i migliori in campo, prima il creativo Anjorin e poi la roccia Ismajli (già Fazzini s’era fermato nel riscaldamento, sostituito da Maleh), colpi durissimi per una squadra già in piena emergenza.

Kolo Muani pareggia e sorpassa

La differenza, specie in difesa, si è vista tutta e, dopo un tiro da lontano di Koopmeiners deviato da Vasquez, è stata proprio la tenera opposizione di Goglichidze, il rimpiazzo di Ismajli (entrambi sono stati obiettivi di mercato di Giuntoli), che s’è fatto sfilare la palla da Kolo Muani, a spalancare alla Juve le porte della risalita: il francese, fin lì evanescente, è entrato in area e colpito sul primo palo, scacciando i fantasmi. Un attimo dopo, l’ex Psg, di nuovo marcato malissimo da Goglichidze (rimasto in panchina su sua richiesta: le voci di mercato lo turbano), ha deviato per caso un tiro da lontano di Weah spiazzando Vasquez e riportando la Juve alla vita dopo un’ora tra gli inferi.

Vlahovic entra e chiude la partita

I bianconeri hanno saputo controllare la parte finale della partita, anche perché l’Empoli aveva ormai il morale sotto i tacchi, oltre che la formazione a pezzi (fuori anche Maleh per doppia ammozione). Thiago Motta ha messo un rabbioso Vlahovic assieme a Kolo Muani, l’Empoli ha avuto ancora un’occasione con Colombo (decisiva un’impercettibile deviazione di Renato Veiga) e poi tutto è finito in gloria, con l’ostinato 3-1 di Vlahovic e il 4-1 in contropiede di Conçeicao, entrambi a cavallo del 90’. Dusan non ha esultato, ha fatto la faccia scura, poi s’è lasciato sommergere dall’entusiasmo dei compagni e infine ha fatto finta di dirigere l’orchestra del pubblico e di donargli il cuore, imitando Djokovic. Verso la panchina, neanche uno sguardo.

Juventus-Empoli 4-1 (0-1)Juventus (4-2-3-1): Di Gregorio, Weah, Gatti, Veiga, Savona, Locatelli, McKennie (41′ st Thuram), Nico Gonzalez (41′ st Conceicao), Koopmeiners, Yildiz (20′ st Vlahovic), Kolo Muani (1 Perin, 23 Pinsoglio, 2 Alberto, 17 Adzic, 21 Fagioli, 26 Douglas Luiz, 40 Rouhi, 51 Mbangula). All. Thiago Motta.Empoli (3-4-2-1): Vasquez, De Sciglio, Ismajli (14′ st Goglichidze), Marianucci (47′ st Tosto), Gyasi, Henderson (47′ st Bacci), Anjorin (4′ st Zurkowski), Cacace, Esposito (47′ st Konate), Maleh, Colombo (1 Silvestri, 12 Seghetti, 7 Sambia, 10 Fazzini, 37 Bembnista, 40 Pereira). All. D’Aversa.Arbitro: Zufferli.Reti: nel pt 4′ De Sciglio, nel st 16′ e 19′ Kolo Muani, 45′ Vlahovic, 47′ ConceicaoAngoli: 8-6 per la Juventus.Recupero: 1′ e 4′.Espulsi: al 39′ st Maleh per doppia ammonizione.Ammoniti: Gyasi, Maleh.Spettatori: 40.160 (incasso non comunicato).

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