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Juventus-Inter, le pagelle: Locatelli domina a centrocampo, disastro Sommer

Promossi e bocciati della gara dell’Allianz Stadium

Juventus

6 Di Gregorio I tiri di Calhanoglu partono da laggiù, dietro la selva delle gambe, in fondo alla montagna delle maglie amiche e avversarie. Difficile dargli colpe.

6 Gatti Quando le cose si mettono male, saggiamente spara in tribuna. Elogio della praticità. Dal 34′ st Joao Mario 6 Alto a destra, prova a pungere.

7 Bremer È possibile per un centrale giganteggiare in una partita in cui tua squadra prende tre gol? Gleison può: chiusure perfette, personalità, due assist.

7 Kelly Il suo sinistro al volo è la forbice che taglia il nastro della partita. Grinta feroce e concentrazione da neurochirurgo.

5.5 Kalulu Non è nel suo ruolo naturale e si vede. In correità con Cabal, lascia che Marcus Thuram svetti e segni sul corner di Dimarco.

5 Koopmeiners Quando ci sarebbe da accentrarsi lui si allarga, e viceversa. Quando la palla corre veloce, gli si legge in faccia lo smarrimento del turista al primo giorno in una metropoli. Dal 28′ st Adzic 7.5 Segna un gol da matti e se lo dice da solo, portando il dito alla tempia.

7 Locatelli . Si presenta timido alla partita, poi prende sicurezza fino a dominare il centrocampo. Dal 28′ st 5.5 Cabal 5.5 Male sul gol di Thuram, poi si registra.

7 K.Thuram Da bravo fratello minore, quando vede il primogenito che vola e incorna vuole subito dimostrare di non essere da meno. Per il resto, preziosissima interdizione.

6 McKennie Sacrifica l’iniziativa alle necessità tattiche. Prende in consegna Dumfries e non lo molla più. Sembra poco, ma è tantissimo. Dal 34′ st David 6.5 Un appoggio che vale un assist.

7 Yildiz Undici mesi fa a San Siro, nel finale, fermò l’Inter sul 4-4. Ora, con un primo tempo scintillante e un gol meraviglioso, contribuisce a batterla.

5 Vlahovic Dopo tante buone partite, fra amichevoli e campionato, questa volta stecca. Pochissimi palloni toccati, e spesso toccati male. Dal 28′ st Openda 6 Scappa, scompare, riappare. Folletto.

6.5 All. Tudor Nove punti in tre giornate. Dopo un allenatore che sbandierava il fatto di non essere ossessionato dalla vittoria, è quello di cui la Juve aveva bisogno.

Inter

4 Sommer Un disastro dietro l’altro. Tanto sul gol di Yildiz quanto su quello di Adzic fa errori che non sono da lui.

6 Akanji Buon esordio, nonostante tutto. Stupisce la naturalezza con cui si è adattato ai meccanismi difensivi dell’Inter.

6 Acerbi Novanta minuti più recupero di sportellate con Vlahovic, da cui a uscire più ammaccato è il serbo.

5.5 Bastoni Impegnato a lanciare lungo e a fare partire il gioco, perde qualcosa in difesa. Il fallo da cui nasce il 3-3 bianconero è un’ingenuità grave.

6 Dumfries Abituato a correre nelle praterie, si trova confinato in un cortile. Gli avversari sono bravi a chiudergli gli spazi, eppure non sfigura. Dal 32′ st Darmian 5.5 Mai primo sulla palla.

5 Barella Esordio pirotecnico, con gol sfiorato. Poi si perde in una gara nervosa, soprattutto quando la palla la hanno gli avversari. Dal 19′ st Zielinski 5.5 Responsabile sul gol del Thuram juventino.

7.5 Calhanoglu Uno di sinistro, l’altro di destro, entrambi da fuori area. Con due gol così, si fa perdonare una partita imperfetta, come tutte da qualche tempo. Dal 36′ st Sucic 6 Si dà un gran da fare.

5.5 Mkhitaryan Più volontà che gamba. Vorrebbe dribblare, scartare, rialzarsi, ripartire. Finisce invece per perdere palloni.

6.5 Carlos Augusto Titolare per scelta tecnica, dimostra di meritare la fiducia di Chivu. Gioca una partita seria e onesta, da terzino del tempo che fu. Dal 19′ st Dimarco 6 Si danna a cercare il cross giusto.

7 M. Thuram Quando serve, c’è. Vola, colpisce di testa, non esulta, perché ha deciso che quest’anno i gol si celebrano così.

5 Lautaro Ultimo a tornare alla Pinetina dalla lunga trasferta con la sua nazionale. Sembra in preda del jet lag. Mai davvero in partita. Dal 19′ st Bonny 5.5 Una buona sponda e nulla più.

5.5 All. Chivu La sua Inter si è vista, a sprazzi, negli Stati Uniti. Questa è ancora quella di Inzaghi, ma in sedicesimi. Colpa del mercato, più che sua.

6 Arbitro Colombo Partita non facile, visto il numero di gol e azioni in area. Non si lascia travolgere.

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