“Non mi aspetto niente, non immagino niente, ma sono pronto ad affrontare tutto, è parte del nostro lavoro ed è bello così”. La risposta di Thiago Motta alla richiesta di un bilancio sui suoi primi sei mesi alla Juventus, è stata un’altra palla in tribuna. Se in campo il tecnico italo-brasiliano ama un calcio articolato e, nei progetti, spettacolare, davanti a un microfono è difficile assistere a colpi ad effetto. Questa volta è tutto sommato comprensibile, alla vigilia di una coppia di partite, contro il Monza domani e con la Fiorentina il 29, che chiuderanno il 2024 e porteranno la Juventus in Arabia Saudita, a caccia della Supercoppa, il primo trofeo della stagione. Guardando il percorso effettuato fino a oggi, la cautela è necessaria alla vigilia della partita con la squadra di Nesta, ultima in classifica insieme al Venezia: proprio i veneti la scorsa settimana hanno conquistato il più doloroso dei pareggi per la squadra di Motta.
Il bilancio contro le piccole
Analizzando l’andamento in campionato, i bianconeri dovrebbero temere più la partita contro il Monza che quella con la Fiorentina. Pur essendo ancora imbattuta, la Juventus ha rallentato sensibilmente contro Empoli, Cagliari, Parma, Lecce e Venezia. Squadra invischiate nella corsa salvezza, punti persi nel settimanale confronto con le big della Serie A, che hanno pesato inevitabilmente nel bilancio non tracciato da Motta: “Il bilancio lo lascio a voi – ha spiegato Motta -. Ora non ne faccio, per me si fa a fine stagione. Per noi è la concentrazione sulla prossima partita che è domani. Sono soddisfatto del lavoro di tutti ma pretendo sempre di più partendo da me stesso. Vogliamo sempre migliorare e sarà così sempre”.
Non sarà una partita semplice, visto che il Monza fa della fase difensiva un aspetto chiave, come dimostra la statistica che mette i brianzoli all’ultimo posto per tiri in porta in Serie A: “Se troveremo una squadra chiusa e difensiva dovremo essere capaci di arrivare bene con gli uomini giusti e con grande qualità che abbiamo in squadra, per creare e concludere bene le azioni che dovremo sviluppare”.
Quando torna Douglas Luiz, come sta Cambiaso
A complicare il momento ci pensano gli infortuni. Quando il sole sembrava nascere all’orizzonte, le nubi di nuovi problemi fisici per giocatori chiave hanno rimesso tutto in discussione. Cambiaso si sottoporrà a un provino per capire le sue reali condizioni, Douglas Luiz, che non ha mai avuto lesioni ma che ha già saltato nove partite tra campionato e Champions League, sarà ancora ai box così come altri suoi compagni: “Non ci saranno domani Bremer, Cabal, Milik, Weah e Douglas Luiz. Valuteremo oggi Cambiaso. Su Douglas potrei anche portarlo ma per domani voglio tutti al meglio e vedremo per la Fiorentina”. Ci sarà invece Fagioli, sempre più ai margini: “Sta bene, domani sarà convocato e vedremo se inizierà o se potrà entrare a partita in corso”.
L’attacco finalmente (quasi) al completo
Se escludiamo Milik, che da inizio anno non ha mai visto il campo, e Weah, interprete che può ricoprire diversi ruoli dalla difesa fino all’attacco, contro il Monza il reparto offensivo sarà finalmente al completo. Il recupero di Nico Gonzalez è una splendida notizia per Motta, che potrà far rifiatare qualche interprete in vista della Supercoppa: “Tutti domani possono giocare dall’inizio. Nico ha fatto tanti ruoli in carriera, i giocatori forti normalmente giocano dappertutto, lui è forte e quando sarà necessario dove giocherà farà il meglio per aiutarci”. Così come Yildiz, che a fronte di una carta d’identità nettamente più recente, ricalca le stesse caratteristiche, almeno per quanto riguarda la classe e la duttilità, del compagno di squadra: “Un grande giocatore molto più giovane di Nico. Vale lo stesso discorso, chi è su questi livelli può ricoprire perfettamente diversi ruoli. Kenan ha fatto molto bene l’esterno sinistro, dietro la punta anche ed anche la punta, può sicuramente giocare anche a destra, la sua disponibilità è sempre massima. Vedremo se inizierà domani o se subentrerà”.