TORINO – Meglio non farsi male. Juventus e Napoli sono ancora in rodaggio e alla fine hanno accettato di buon grado il pareggio (0-0) dell’Allianz Stadium, al termine di 90′ in cui gli azzurri sono stati più pericolosi e intraprendenti per un’ora, mentre nell’ultima parte della sfida sono stati i bianconeri a cercare il successo con un po’ più di determinazione. Antonio Conte era il protagonista più atteso del pomeriggio ed è stato accolto con indifferenza dai suoi tifosi, che il tecnico leccese ha salutato comunque all’uscita dal campo in maniera molto cordiale. “Questo era il mio fortino”. Thiago Motta si è invece dovuto consolare per la tenuta straordinaria della sua difesa, ancora imbattuta dopo cinque giornate del campionato. Ma dalla cintola in su i bianconeri stentano: emblematica la sostituzione all’intervallo di Vlahovic.
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Una partita a scacchi
Una partita a scacchi tra le due panchine e Conte se l’è giocata partendo da una mossa tattica a sorpresa: il passaggio alla difesa a quattro, che ha permesso al Napoli di inserire a centrocampo McTominay e di alternare fin dall’inizio due moduli differenti, il 4-2-3-1 e il 4-2-4. Ma gli azzurri si sono fatti apprezzare soprattutto per la personalità con cui hanno affrontato nel suo stadio la Juve, rispondendo colpo su colpo alle iniziative degli avversari e limitando al minimo i pericoli per Meret, costretto a tremare solamente su un paio di mischie. Di Gregorio dall’altra parte è stato costretto nel primo tempo a due parate decisive: prima volando su un rasoterra dal limite di McTominay (29′) e poi negando con una prodezza nel recupero (46′) il gol a Politano, che aveva quasi indirizzato il pallone nell’angolino alto con un calcio di punizione. Ai punti molto meglio Di Lorenzo e compagni, insomma: pronti sempre a ribaltare l’azione e più robusti in mezzo al campo grazie al nuovo assetto, che ha permesso a Lobotka e Anguissa di liberarsi dell’affanno della inferiorità numerica, patito nelle precedenti gare del campionato. L’unico rammarico è stato per l’infortunio muscolare che ha messo ko Meret, obbligato da un fastidio muscolare a lasciare il suo posto a Caprile (36′). Punte di rendimento più alte per il reparto arretrato e per la linea mediana, rinforzata con il nuovo motore scozzese. Sono invece mancati un po’ gli spunti degli attaccanti, con Kvaratskhelia che si è acceso a intermittenza e Lukaku che ha faticato a sottrarsi alla marcatura di Bremer, che l’ha spesso anticipato e non ha mai consentito al bomber di arrivare al tiro.
Vlahovic bocciato dopo 45 minuti
Ma se l’è passata persino peggio dall’altra parte Vlahovic, sostituito nell’intervallo dopo aver toccato solo sei palloni nella prima metà della partita. Thiago Motta ha inserito al suo posto Weah e ha provato a togliere punti di riferimento alla difesa del Napoli, impensierita nei secondi iniziali della ripresa da una conclusione centrale di Yildiz. La risposta degli azzurri è stata però molto più incisiva e s’è materializzata in una grande percussione di Politano, conclusa (10′) con un sinistro di poco alto sulla traversa, che ha fatto quasi gridare al gol i mille tifosi al seguito. Invece la squadra di Conte ha accusato una improvvisa flessione e per poco Koopmeiners non è riuscito a spaventare Caprile: tiro alto. L’allenatore leccese è allora corso ai ripari ed ha inserito Folorunsho, Simeone e Neres al posto degli affaticati Kvaratskhelia (molto nervoso, al momento del cambio), Lukaku e Politano: forze fresche contro il serrate finale dei bianconeri. Cambiaso è riuscito lo stesso a rendersi minaccioso con un rasoterra di poco a lato e Folorunsho ha regalato con un passaggio sbagliato una chance a Weah. Troppo poco per spezzare l’equilibrio.
Il tabellino
Juventus-Napoli 0-0
Juventus (4-1-4-1)
Di Gregorio – Savona, Kalulu, Bremer, Cambiaso – Locatelli – Nico Gonzalez, McKennie (35’ st Thuram), Koopmeiners, Yildiz – Vlahovic (1’ st Weah). All. Thiago Motta.
Napoli (4-2-3-1)
Meret (36’ pt Caprile) – Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera – Anguissa, Lobotka (42’ st Gilmour) – Politano (28’ st Folorunsho), McTominay, Kvaratskhelia (28’ st Neres) – Lukaku (28’ st Simeone). All. Conte.
Arbitro: Doveri.
Note: ammoniti McKennie, Thiago Motta. Spettatori 40.295.