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Juventus-Napoli, veleni sulla super sfida: stop ai tifosi napoletani su ordine del Viminale

Intervento di Roma dopo il caos di Cagliari proibita la trasferta a poche ore dalla gara Restrizioni in arrivo per Empoli e Milano

La lepre questa volta è il Napoli, mentre il ruolo di inseguitrice tocca alla Juventus, più indietro di un punto dopo le prime quattro giornate del campionato. C’è sempre un retrogusto dolce e molto speciale, per i protagonisti sul campo e in maniera particolare per il palato dei tifosi, quando gli azzurri hanno la non usuale opportunità di presentarsi alla super sfida di Torino senza complessi e in una posizione di gratificante vantaggio, forti della possibilità di guardare in classifica dall’alto in basso la squadra più titolata d’Italia. Succederà oggi pomeriggio (ore 18) nell’anticipo della Serie A all’Allianz Stadium ed è un motivo di vanto anche per Antonio Conte, che ritorna da ex nella città in cui ha ottenuto i risultati di gran lunga più esaltanti della sua avventura nel calcio: prima da giocatore e poi da allenatore. Sarà innanzitutto la sua gara e il tecnico leccese ha due obiettivi personali da raggiungere: dare continuità alla brillante partenza della sua gestione napoletana (3 vittorie consecutive) e farsi rimpiangere un po’ dal club in cui si è affermato a livello nazionale e internazionale, prima di un divorzio che fu abbastanza brusco, tormentato e velenoso.

Ma non sarà soltanto Conte ad avere delle motivazioni speciali. Tra Juventus e Napoli non è infatti mai una partita come tutte le altre e nella circostanza si annuncia molto acceso anche il duello tra i dirigenti delle due società. Da una parte c’è infatti Cristiano Giuntoli, che è andato via da Castel Volturno dopo aver dato un contributo fondamentale alla conquista dello storico terzo scudetto, stregato dal richiamo irresistibile del club bianconero. Dall’altra c’è invece il più giovane e promettente ds Giovanni Manna, che ha fatto il percorso inverso ed è appena diventato il braccio destro di Aurelio De Laurentiis in azzurro. Per entrambi sarà dunque una sfida contro il passato e proiettata sul futuro, perché chi vince diventerà automaticamente l’anti Inter nella lotta per lo scudetto.

Di storie più o meno tese, però, ce ne saranno anche in campo. In particolare per i giocatori del Napoli. Di Lorenzo in estate era stato infatti tentato da un’offerta di mercato della Juventus e dopo aver evitato il “tradimento” si presenta all’Allianz Stadium da capitano azzurro. Lukaku invece a Torino rispose con un gol e un’esultanza rabbiosa agli ululati del pubblico piemontese e si prese una espulsione beffarda, anche se poi la sua squalifica fu cancellata su intervento della Figc. C’è poi Kvaratskhelia, che non può aver dimenticato il pugno subito alle spalle da Gatti, rimasto clamorosamente impunito da parte dell’arbitro. In controtendenza ci sono solo i bei ricordi di Jack Raspadori, che segnò nella casa dei bianconeri il gol decisivo per la vittoria del terzo scudetto, nell’aprile del 2023.

Quel giorno fecero festa sulle tribune oltre cinquemila tifosiazzurri, mentre oggi al seguito della squadra potranno essercene al massimo un migliaio. Come era già trapelato nella serata di giovedì, infatti, è arrivata in extremis la temuta doccia fredda dal Viminale: trasferta di Torino vietata ai residenti nella provincia di Napoli, un provvedimento restrittivo ufficializzato a poco più di ventiquattr’ore dalla partita contro la formazione bianconera. A sollecitarlo la prefettura di Napoli, dopo gli incidenti causati domenica scorsa a Cagliari dagli ultrà al seguito della squadra di Antonio Conte. Ma c’è di più. Nei prossimi giorni al ministro degli Interni sarà recapitata una richiesta analoga per vietare con le stesse modalità ai residenti nella provincia di Napoli pure le prossime due trasferte di campionato: a Empoli e Milano. Richiesta che sarà accolta.

Ma intanto è arrivato lo stop ai residenti nella provincia diNapoli a poche ore dalla partita con la Juventus, recepito e fatto suo dal prefetto di Torino con una circolare. I biglietti da rimborsare sono un migliaio, mentre le spese già sostenute per voli, treni e alberghi dai tifosi in partenza non potranno essere recuperate. Ancora una volta per colpa di pochi delinquenti pagheranno il conto anche le persone perbene, insomma. Molti appassionati partiranno lo stesso e resteranno pericolosamente in giro per Torino, non potendo andare allo stadio. I rischi per l’ordine pubblico non saranno dunque in ogni caso azzerati, visto che pure gli ultrà hanno annunciato con un volantino di volersi mettere comunque in viaggio.

La prefettura ha ritenuto però di dover sollecitare il severo provvedimento da parte di quella di Torino ( tramite il Viminale), dopo gli incidenti provocati dagli ultrà domenica scorsa nella trasferta di Cagliari e già puniti dal giudice sportivo: 30 mila euro di multa e la diffida per il club di Aurelio De Laurentiis, punito per responsabilità oggettiva e giocoforza di pessimo umore. Ma non farà salti di gioia nemmeno la Juventus, costretta a rimborsare 1008 biglietti ( costo di ognuno 45 euro) che sarebbero stati sicuramente venduti ad altri tifosi, se il provvedimento restrittivo fosse stato emesso un po’ prima. A rimetterci sarà inoltre lo spettacolo, con uno spicchio vuoto di tribune e altri veleni che purtroppo si addenseranno intorno alla super sfida di oggi pomeriggio all’Allianz Stadium.

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