TORINO — Una botta al piede destro mette fuori gioco Fabio Miretti nel pieno della preparazione della stagione. Un trauma contusivo che gli ha procurato una “frattura composta del terzo cuneiforme del piede destro”, un osso molto delicato, oltretutto del piede preferito del calciatore bianconero, che entra in gioco nelle esecuzioni tecniche fondamentali come il controllo della palla e il tiro. Nel giorno della ripresa dell’attività per la squadra di Thiago Motta, nella terribile afa torinese, il centrocampista si è sottoposto a una serie di esami strumentali al J Medical: il responso è stato quello meno gradito.
I tempi di recupero di Miretti
I tempi di recupero sono quantificabili in circa un mese, anche se ogni frattura ha tempistiche variabili a seconda del soggetto e della tipologia. Per questo sarà nuovamente sottoposto a nuovi esami tra 15 giorni, in modo da valutare l’evoluzione clinica della trattura e stabilire con maggior precisione il giorno del suo rientro. Una tegola per la Juventus e per Motta, visto che già nella partita di esordio contro il Norimberga, Miretti era stato premiato per la lunga estate di lavoro svolta con la maglia da titolare, seppur in una formazione sperimentale. Il centrocampista classe 2003 (compirà gli anni sabato, il giorno dell’amichevole con il Brest) era uno dei giovani più attesi: dopo la lunga trafila nel settore giovanile, ha già collezionato 58 presenze in Serie A: la Juventus a metà luglio gli aveva rinnovato il contratto fino al 2028, segnale di fiducia nei suoi mezzi e nel suo potenziale.
Miretti in ritiro in ottime condizioni
La risposta di Miretti era stata la migliore possibile. Il centrocampista si è presentato il 10 luglio già in buone condizioni atletiche. Tanto da lasciare piacevolmente sorpreso il compagno di squadra Cambiaso: “Fabio è un giocatore per me che ha grandi qualità e quest’anno l’ho visto molto bene – ha spiegato il laterale bianconero -, anche perché d’estate si è allenato molto, si è presentato in ottime condizioni”. Parole confermate dai fatti e dalla grande considerazione che Motta ripone in lui: il centrocampista è stato uno dei protagonisti del training camp di Herzogenaurach, la sua presenza da titolare contro il Norimberga è stato un segnale del ruolo chiave in questa squadra. Fino all’infortunio che ne rallenta il percorso verso l’inizio di stagione: tra un mese l’allenatore bianconero potrà finalmente riprendere il discorso iniziato in Germania.