Causa infortunio, la stagione di Paul Pogba con la maglia della Juventus deve ancora iniziare. Nel frattempo il francese, impegnato ancora nel recupero completo dall’operazione al ginocchio destro effettuata a inizio settembre, non ha rinnegato la scelta fatta in estate di abbandonare l’Inghilterra per tornare a Torino, città che l’ex United sentiva fosse arrivato il momento di riabbracciare
“Mi piace pensare e dire che sia stato il mio cuore e fare la scelta, era il momento giusto per tornare qua” ha raccontato Pogba a GQ Italia.
“Le ultime tre stagioni, condizionate anche dagli infortuni, non sono andati come volevo e non è un mistero. Ho pensato che se a questo aggiungevamo il fatto che la Juve arriva da due anni in cui non ha vinto lo scudetto, sarebbe stata una bella sfida per entrambi. Ho pensato che fosse il momento giusto per ritrovarci e per provare a riprenderci il posto che ci spetta e per tornare a vincere”.
Pogba è dunque tornato a vestire quei colori che gli hanno consentito di farsi un nome e ottenere grandi soddisfazioni personali. Oggi, rispetto al passato, le cose son cambiate ma il centrocampista pare quanto mai deciso a ridare vittorie e trofei alla Juventus.
“Quando ero alla Juve avevo giocatori esperti vicino a me, adesso mi guardo e penso che sono diventato come questi giocatori: Pirlo, Buffon, Chiellini. Ora tocca a me fare quello che hanno fatto loro”.
La voglia di lasciare un nuovo segno nella storia della Juventus è quindi uno dei motivi che hanno portato Pogba a riapprodare a Torino ma, come ha rivelato lo stesso centrocampista Campione del Mondo, non l’unico
“Ho sempre avuto un rapporto molto forte con mister Allegri, bello e onesto. Lui mi conosce e mi ha sempre supportato quando eravamo qua insieme. Anche quando mi sono trasferito a Manchester siamo rimasti in contatto e abbiamo parlato molto” ha rivelato il nativo di Lagny-sur-Marne, “richiamato” alla Juventus anche dalla passione dei tifosi bianconeri.
“Un'altra cosa che mi ha spinto a tornare è l'amore dei tifosi bianconeri: non ne ho sentito mai uno così grande, neanche in Inghilterra”.