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Juventus, quattro colpi per la scossa: da Kolo Muani a Kelly, la missione è la Champions

Il mercato invernale ha completato i connotati della squadra di Thiago Motta. A giugno si deciderà il futuro di Vlahovic

Quasi 50 milioni di euro investiti per dare una scossa alla stagione. Se il mercato estivo ha cambiato i connotati della Juventus, la sessione invernale è stato un “lifting” che ha completato, o quantomeno aggiustato, i connotati della squadra di Thiago Motta. Gli infortuni nel reparto difensivo, con i ko di Bremer e Cabal, e le incognite in attacco, dopo aver atteso a lungo Milik senza mai vederlo in campo, hanno costretto Giuntoli agli straordinari. Sistemare il presente con un occhio al futuro: queste sono state le linee guida della Vecchia Signora, che ha portato a casa i prestiti di Kolo Muani e Renato Veiga aggiungendo il centrale del Newcastle, Kelly, e il terzino del Vitoria Guimaraes, Alberto Costa. Quattro innesti, ma anche la cessione di Fagioli, che permetteranno di resettare e ripartire a caccia di un posto in Champions League.

L’attacco rinforzato con l’arrivo di Kolo Muani

Che il rapporto con Dusan Vlahovic non sia più lo stesso di un paio di stagioni fa, è ormai un fatto assodato. Il centravanti serbo sta vivendo un momento difficile, tra panchine e un ruolo secondario nella rosa bianconera, palesato nell’esultanza smorzata dopo il gol segnato all’Empoli. Vlahovic non è più la prima scelta in attacco anche per l’arrivo di Kolo Muani, che può sfoggiare tutte le caratteristiche che si sposano alla perfezione con il calcio di Motta: rapido in pressione e in ripartenza, bravo ad attaccare lo spazio e a giocare con i compagni, implacabile in zona gol. In due sole partite ha realizzato tre gol, tanti quanti ne ha realizzati il centravanti serbo in tre mesi e mezzo in campionato.

Il futuro di Vlahovic

Numeri impietosi che, però, non significano necessariamente l’accantonamento di Vlahovic: nell’ultima partita con l’Empoli, Motta ha voluto sperimentare la coesistenza tra i due, ottenendo risposte positive. A giugno si aprirà una partita fondamentale per il futuro del club: l’ex Fiorentina è in scadenza di contratto (giugno 2026) e il rinnovo pare sempre più lontano. Trovare spazio per Vlahovic sarà fondamentale sia per la sua valutazione in caso di cessione, sia per i risultati della Juventus. La coesistenza sarà sempre più probabile nei prossimi mesi.

La difesa si rinforza

I due infortuni di Bremer e Cabal sono stati, specialmente il primo, gli spartiacque della stagione della Juventus. Da quando si è infortunato il brasiliano, la squadra ha iniziato a perdere la solidità difensiva: Gatti ha faticato viste le tante partite giocate, Kalulu ha dovuto alzare bandiera bianca e starà fuori per altre due settimane. Ecco perché gli innesti di Renato Veiga, arrivato in prestito dal Chelsea per tamponare il presente, e Lloyd Kelly, prestito con diritto che si trasformerà facilmente in obbligo di riscatto, sono due operazioni che rinforzano la rosa. Servirà capire nelle prossime partite quale sarà l’impatto dei due, che arrivano da una prima parte di stagione complicata, tra presenze solo in Conference League e tante panchine per il centrale del Newcastle.

Kelly pallino di Giuntoli

Veiga ha già esordito al fianco di Gatti contro l’Empoli, mostrando comunque buoni margini di miglioramento, mentre qualche dubbio in più c’è su Kelly, che negli ultimi due mesi e mezzo ha racimolato solo 4’ in campo. Giuntoli lo seguiva fin dai tempi del Napoli e provò a portarlo in azzurro: oggi alla guida della Juventus è riuscito a mettere le mani su di lui, caparbietà che, necessariamente, avrà basi razionali. Entrambi possono giocare al centro della difesa, tutti e due possono essere dirottati sulla fascia sinistra: duttilità è la parola d’ordine per chi entra nel progetto di Motta.

L’arrivo di Alberto Costa

Il primo colpo di mercato dell’inverno di Giuntoli è stato l’arrivo dal Vitoria Guimaraes di Alberto Costa, terzino portoghese di cui si dice un gran bene. Rapido, potente, specializzato nella fase offensiva, Costa è stato preso proprio nel momento in cui la trattativa per Cambiaso, direzione Manchester City, sembrava a un passo dal decollo. In realtà il cambio di passo non c’è mai stato e ora Motta si ritrova con una insolita abbondanza sulla fascia sinistra. In realtà la duttilità di Cambiaso potrebbe permettere la coesistenza di tutti, vista anche la pubalgia di Savona che di fatto potrebbe liberare un posto a destra.

L’addio alla Juve di Fagioli

L’arrivo di Costa garantisce il futuro ma non è da escludere che già nelle prossime partite Motta si affidi a lui per dare maggiore propulsione alle corsie laterali. Se il primo acquisto è stato Costa, l’ultima trattativa ha coinvolto Fagioli, sempre più ai margini del progetto di Motta: prima il Marsiglia, quindi la Fiorentina hanno concentrato l’attenzione sul regista azzurro. Che dopo una vita in bianconero, ha detto addio alla Vecchia Signora dopo un percorso iniziato nel settore giovanile. A centrocampo non cambierà nulla, visto che già nelle ultime partite l’utilizzo di Fagioli è stato praticamente vicino allo zero: tuttavia l’addio al regista di Piacenza resta l’unica incognita del mercato di gennaio della Juventus.

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