Premessa: immaginare che questa Sampdoria potesse sbancare l’Allianz Stadium – beh – complicato. Via Roberto D’Aversa, ecco il ritorno di Marco Giampaolo, passando per la guida a interim di Felice Tufano: allenatore della Primavera blucerchiata, con un passato nelle giovanili della Juventus. Già, la Vecchia Signora, che profondendo il minimo sforzo ottiene il passaggio ai quarti di Coppa Italia. Dove troverà la vincente di Sassuolo-Cagliari.
Sulla panchina dei padroni di casa c’è Landucci, in quanto Allegri è squalificato. Così come lo sono De Ligt e Kean, out Ramsey (positivo al Covid), Bonucci (tornerà dopo la sosta) e Bernardeschi (lieve fastidio muscolare, ci sarà a Milano). Spazio quindi a Perin tra i pali. In difesa De Sciglio, il rientrante Danilo, Rugani e Alex Sandro. A centrocampo chance dall’inizio per Cuadrado, Arthur, Locatelli e Rabiot. Tandem offensivo formato da Kulusevski e Morata.
I blucerchiati rispondono con un 3-5-2 formato da Falcone in porta. Bereszynski, l’ultimo arrivato Magnani e Augello nel pacchetto arretrato. L’altro neo acquisto Conti, Thorsby, Rincon, Askildsen e Murro a dare vita alla linea metodista. In attacco Torregrossa e Caputo.
Partiamo dalla notizia delle notizie: la Juventus, dopo quasi 18 mesi, tornare a segnare su punizione. Da Cristiano Ronaldo nel luglio del 2020 a Cuadrado. Che, con la complicità di Falcone, ha il merito di portare avanti i suoi compagni. Tutto molto semplice per Madama che – anche in questa serata – si trascina un neo da non sottovalutare. Ovvero: occasioni innumerevoli e pochi goal. Morata fermato dal Var e dal portiere blucerchiato, De Sciglio, Rugani, Kulusevski e Arthur. Insomma, tanti tentativi e un solo lampo.
Nella ripresa sale il ritmo corale e, difatti, ne giova lo spettacolo. Ottima palla di Arthur, incornata chirurgica di Rugani. Match chiuso, apparentemente. Perché da lato a lato, Augello-Conti, la Samp la riapre. E, per poco, non la pareggia con Askildsen. Uno spavento enorme per Madama che, tuttavia, porta definitivamente la gara sul suo binario: recupero di Locatelli, sinistro a chiudere sul primo palo del subentrante Dybala. E allora via il coro dei tifosi presenti allo Stadium: “Paulo resta a Torino”. Niente musi, nessuno sguardo rivolto alla tribuna, bella e pura esultanza. Finita qua? No, i bianconeri calano il poker dal dischetto con Morata; bravo a procurarsi il rigore Aké. Curiosità: dopo Roma, altri 4 goal. Talismano.
IL TABELLINO E LE PAGELLE
JUVENTUS-SAMPDORIA 4-1
MARCATORI: 25’ Cuadrado, 52’ Rugani, 63’ Conti, 67’ Dybala, 77’ rig. Morata
JUVENTUS (4-4-2) Perin 6; De Sciglio 6.5, Danilo 6 (61’ Chiellini 6), Rugani 7, Alex Sandro 5.5; Cuadrado 7.5 (75’ Aké 6.5), Locatelli 7, Arthur 7 (75’ Bentancur 6), Rabiot 6.5; Kulusevski 6 (61’ Dybala 7), Morata 7 (78’ Kaio Jorge s.v.). All. Landucci
SAMPDORIA (3-5-2): Falcone 5.; Bereszynski 5, Magnani 5, Augello 6.5 (81’ Dragusin s.v.); Conti 6.5 (64’ Candreva 5.5), Thorsby 5.5 (65’ Vieira 5), Rincon 6, Askildsen 5.5, Murru 5; Torregrossa 5 (64’ Gabbiadini 5.5), Caputo 5 (85’ Ciervo s.v.). All. Tufano
Arbitro: Forneau
Ammoniti: Alex Sandro (J), Rincon (S), Vieira (S)
Espulsi: –