Una Juventus come un Supereroe. E' quella che descrive Massimiliano Allegri alla vigilia della semifinale di andata di Europa League contro il Siviglia: “Dopo le motivazioni non so cosa succederà. Noi abbiamo talmente una corazza che non ci sposta più niente, da questa esperienza ne usciamo fortificati. Abbiamo queste due di Europa League e le altre di campionato: noi sul campo dobbiamo dare il massimo”.
Non sarà facile perché il Siviglia è “una squadra che è abituata a giocare queste partite, esperta e che non esce mai dal match”. La squadra è a posto fisicamente: “Tutti stanno bene, ieri abbiamo fatto un bell’allenamento. Anche domenica quelli che son entrati hanno dato aiuto ai compagni e domani sarà lo stesso. Quelli che vengono in panchina saranno molto importanti”. Non sarà una questione di modulo, ma di “atteggiamento. Serve quello di Bergamo, di Bologna e del Lecce. Sapendo di affrontare una squadra che ha vinto tanto, ci vuole rispetto”.
Torna sui cori razzisti contro Vlahovic: “Non ho parlato con lui. Capisco che non è bello essere insultati per forme di razzismo, ma sarebbe meglio ignorare e lasciar punire chi di dovere”.
Con gli spagnoli è una partita “in cui dobbiamo difendere in 10, anche in 11. Sappiamo quali sono i loro punti di forza e quelle che sono le loro debolezze”. Su Di Maria: “Sa già per conto suo osa deve fare, nelle partite secche è stato sempre presente. Parla la sua carriera”. Milik: “Non mi ha sorpreso, lo conoscevamo. Caratterialmente mi ha sorpreso in positivo, è straordinario, equilibrato. Ha dato molto e potrà dare ancora molto. Contento di quanto fatto. Ottimo acquisto”.
Oltre a De Sciglio, mancherà il perno della difesa Bremer: “Ha avuto un affaticamento alla coscia. Niente di che, ma non sarà a disposizione. Gli altri stanno tutti bene”. Non ci sarà timore reverenziale nei confronti di un Siviglia re dell'Europa League: “Non scordiamoci che la Juve negli ultimi 7 anni ha giocato due finali, un quarto, due volte agli ottavi fuori all'ultimo. Quest'anno un'altra semifinale. Ora magari arriviamo in finale e magari vinciamo. Non sarà semplice, il Siviglia è forte. Vogliamo arrivare tutti in finale, credo che nelle difficoltà di quest'anno la squadra si è comportata bene, a livello professionale e morale. Non era semplice. Mancano 20 giorni, i più importanti. Se non arriveremo in finale, gli altri saranno stati più bravi. Vediamo di sistemare le cose nel migliore dei modi".