TORINO — Il futuro di Matias Soulé resta ancora tutto da definire. L’attaccante argentino, uno dei pezzi pregiati del mercato dopo l’ottima stagione disputata a Frosinone, è di fronte a un bivio: da un lato la permanenza alla corte di Thiago Motta, che saprebbe come valorizzarlo e che ha già espresso parere positivo sulla sua permanenza, dall’altra la necessità di finanziare con la sua cessione l’opera di rinnovamento della Juventus, visto il fascino che esercita su diverse squadre europee. Difficile, se non impossibile, pensare che la sua continuità in Italia non sia legata ai colori bianconeri: se rimarrà, sarà per portare il suo contributo alla stagione della Vecchia Signora.
La corsa per Soulé
Non mancano le pretendenti al talento nato a Mar de Plata nel 2003, un mix di tecnica e freschezza che ha incantato a Frosinone, specialmente nella prima parte della passata stagione, purtroppo per i ciociari conclusa con la retrocessione. Il West Ham e il Southampton, quest’ultimo fresco di promozione in Premier League, sono ormai uscite allo scoperto: anche se la valutazione della Juventus è alta, 35-40 milioni per un giovane di sicuro talento ma ancora da valutare ad alti livelli. Le due inglesi hanno la voglia e soprattutto i fondi per chiudere la trattativa, anche se dopo un’inevitabile trattativa. Tuttavia l’altra pretendente, il Bayer Leverkusen, resta la preferita di Soulé, meno dal suo club, visto che la cifra messa in preventivo è inferiore a quella degli inglesi. In Germania troverebbe Xabi Alonso in panchina e un calcio avvolgente e propositivo, aspetti che affascinano il talentino che ama agire sulla fascia ma che sa adattarsi a seconda delle necessità. Calcio propositivo, si diceva: proprio quello che, se dovesse rimanere, troverebbe alla Juventus di Thiago Motta.
Soulé, la conferma è una possibilità
Se non dovessero concretizzarsi le avances delle pretendenti, allora sì che potrebbe concretizzarsi la sua permanenza alla Continassa. Da un lato verrebbe a mancare una parte di budget per rifondare la squadra, portando i bianconeri a prendere in considerazione il sacrificio di qualche altro calciatore: dall’altra, però, si risparmierebbe qualche milione visto che verrebbe meno la necessità di cercare un altro esterno. Motta ha già espresso parere positivo su Soulé: lo scorso anno è stato uno dei migliori “dribblatori” di tutta la Serie A, giocandosi lo scettro di miglior funambolo con il richiestissimo Kvaratskhelia, che oggi è uno dei pezzi pregiati del mercato. Mancino naturale, può giocare sia esterno nel tridente d’attacco che trequartista o seconda punta: la sua partenza in prestito è stata la naturale destinazione visto il sistema utilizzato dalla Juventus di Allegri, che non lo valorizzava a dovere. Scelte, ci mancherebbe, che non intaccano il giudizio che circola su di lui alla Continassa. Soulé è uno dei talenti più ambiti del calcio italiano e non solo: tuttavia a fronte dell’offerta giusta, farà le valigie verso altri lidi.
L’addio a Kean
Un po’ quello che è successo, con le dovute proporzioni, a Moise Kean, ormai pronto per vestire la maglia della Fiorentina. L’accordo era ormai cosa fatta, anche se nel corso della giornata conclusiva, quando è stato trovato l’accordo, c’è stato un problema che ha rallentato il tutto. Il suo agente, Lucci, ha mediato tra la posizione della Fiorentina e quella della Juventus, trovando a metà strada l’accordo: 13 milioni di parte fissa, 5 di bonus di cui 2 facilmente raggiungibili. Con buona pace di tutti e soprattutto di Kean, che inizierà il suo nuovo percorso con la maglia viola.