TORINO – A Lipsia la Juventus aveva giocato un calcio di istinti rapaci, come solo le menti internazionali sanno giocare. È dunque incomprensibile come contro la meno forte delle tedesche, e per giunta in casa, sia invece tornata a ruminare il suo gioco vuoto in una notte di niente. La partita l’ha risolta l’ex atalantino El Bilal Touré nel recupero, ma che ci sia voluto tutto quel tempo è soltanto per una serie di coincidenze e per le parate formidabili di Perin, che poco prima aveva pure parato un rigore. Ma neanche i miracoli sono stati abbastanza.
« La cronaca della partita »
Juve in balia dello Stoccarda
La Juve non è stata pericolosa nemmeno una volta e ha ballato la rumba per un bel pezzo, girando a vuoto, attaccando mai e limitandosi a un serrato presidio dell’area, la propria. Di europeo ha proposto solo i più dimenticabili ricordi delle ultime opache stagioni, quelle che dalla finale di Cardiff hanno scandito il declino progressivo: per più di un’ora la neoJuve è sembrata quella roba là con tutti quei difetti là, la lentezza, l’eccesso di prudenza, la carenza di personalità, l’attesa del tempo che passa. È rimasta totalmente in balia dello Stoccarda, che è una buona squadra con principi di gioco interessanti ma non ha fenomeni e soprattutto meno esperienza dei bianconeri a questo livello.
Il Var cancella il gol di Undav
Sta di fatto che fino a quando Motta non ha rivitalizzato la fascia destra con Cambiaso e Weah (Savona e Conceiçao erano stati destrutturati da Mittelstädt e Leweling), i bianconeri si sono abbandonati a una partita del tutto passiva, tenuta in piedi solamente dalle parate sopra le righe di Perin, che ha cominciato deviando contro il palo interno un destro radente di Demirovic (29’) e poi ha proseguito respingendo Undav, ancora Demirovic e Millot, fino al rigore parato (c’era stato un fallo imprudente di Danilo, che si è anche preso il secondo giallo, su Rouault) al fantasista francese, che pure aveva tirato forte e angolato. In mezzo a tutto questo, il var aveva pure annullato un gol di Undav, che s’era aiutato col braccio nel controllare la palla lanciata da Stiller: anche quell’azione, in ogni caso, aveva denunciato tutti i disagi della Juve sia nella copertura sui centrocampisti (i due mediani tedeschi hanno giganteggiato) sia nella marcatura delle punte, nella fattispecie di Danilo.
Vlahovic, solo 14 palloni
Motta aveva provato a ritoccare l’assetto affiancando Thuram a Fagioli e passando al 4-2-3-1, ma l’impressione è che il divario con lo Stoccarda sia stato concettuale, prima che tattico: la Juve resta una squadra che fa una fatica dannata a produrre calcio offensivo e se in campionato ha la scusa nel poco spazio che le lasciano per attaccare, l’alibi è scomparso perché Hoeness ha concesso tutto il campo che i bianconeri avrebbero potuto desiderare, ma come in serie A la produzione offensiva è stata magra. Vlahovic ha ricevuto appena 14 palloni. Il primo e unico tiro in porta (di Yildiz, innocuo) è arrivato a metà ripresa. E solo con le scorribande di Weah la Juve è riuscita a sottrarsi all’assedio dello Stoccarda: l’americano ha messo diversi cross, nessuno è stato pericoloso ma almeno la partita ha smesso di essere, per un po’, un puro e semplice esercizio di sofferenza.
Perin ferma tutto, anche un rigore
Nonostante questo i bianconeri sono capitombolati lo stesso e se il rigore sventato da Perin sembrava un altro episodio buono al quale aggrapparsi, come l’autogol laziale di sabato, nessuno poteva immaginare l’assurdità di prendere una rete in pieno recupero e con due avversari, Touré e Millot (se non si fosse fatto prendere il rigore sarebbe stato da 8) lasciati comodamente a triangolare in area. Perin che altro poteva farci?
Juventus-Stoccarda 0-1 (0-0)Juventus (4-1-4-1): Perin, Savona (10′ st Cambiaso), Kalulu, Danilo, Cabal, Fagioli, Thuram (45′ st Rouhi), Conceicao (10′ st Weah), McKennie (10′ st Locatelli), Yildiz, Vlahovic (23′ st Adzic) (23 Pinsoglio, 38 Daffara, 4 Gatti, 51 Mbangula). All. Thiago Motta.Stoccarda (4-2-3-1): Nubel, Vagnoman, Rouault, Chabot, Mittelstadt (52′ st Chase), Karazor, Stiller, Millot, Undav (29′ st Rieder), Leweling, Demirovic (17′ st Touré) (1 Bredlow, 41 Seimen, 2 Al-Dakhil, 5 Keitel, 13 Kratzig, 15 Stenzel, 47 Malanga). All. Hoeness.Arbitro: Eskas (Norvegia).Reti: nel st 47′ Touré.Angoli: 10-4 per lo Stoccarda.Recupero: 1′ e 7′.Espulsi: al 38′ st Danilo per doppia ammonizione.Ammoniti: Demirovic, Rouault, Danilo per gioco falloso.Note: al 40′ st Perin para un rigore a Millot.Spettatori: 41.306 (incasso non comunicato).