TORINO – Una settimana di lavoro pieno, la prima, e subito un crash test decisivo: Igor Tudor si prepara al primo spareggio Champions della sua avventura sprint alla Juventus. La Roma è tre punti dietro: perdere significherebbe slittare al sesto posto (i giallorossi sarebbero in vantaggio nei confronti diretti), vincere distanziare la più incalzante delle rivali.
L’ottimismo di Tudor
È uno snodo cruciale. Tudor dice quello che direbbe qualsiasi allenatore al mondo (“È importante, non decisiva”), ma ha anche dell’ottimismo da proporre, anche se dai contorni ancora indefiniti: “Quando sono arrivato, ho trovato la squadra in un momento brutto, ma ci siamo rialzati e abbiamo cominciato a pedalare. Quanto tempo serva non so, non lo sa nessuno”.
Tudor: “Una bella settimana di lavoro”
Dopo la risicata vittoria sul Genoa, Tudor conta di mostrare una Juventus già più aderente ai suoi principi di gioco: “Abbiamo fatto una bella settimana di lavoro, sotto tutti i punti di vista. Sono contento. Per crescere bisogna lavorare su ogni aspetto: la struttura, lo stile, le due fasi, dove vuoi andare quando hai la palla. Non devi rinunciare a niente”. Dice che “tutti i giocatori mi hanno dimostrato voglia di lavorare”, così può rendere noto il suo slogan preferito: “Le partite le puoi vincere o perdere per un dettaglio, per un caso, però non si va a giocare dicendo: “vinciamo”, ma preparandosi per andare là a vincere. L’unica cosa che non può succedere è che in campo non siamo quello che abbiamo preparato”.
Le scelte per la Roma
La Juventus recupera Cambiaso e Douglas Luiz, che però non partiranno dall’inizio. La formazione dovrebbe ricalcare quella che ha battuto il Genoa, con Kalulu dal primo minuto al posto dell’infortunato Gatti e Koopmeiners inizialmente in panchina: “Di lui si è parlato anche troppo. Aggiungo solo che ha fatto una gran bella settimana, è molto voglioso e molto disponibile. Quelli forti alla fine escono sempre”.