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Juventus, Tudor: “Ogni gara per noi deve essere una finale, inutile fare calcoli”

Le parole del tecnico bianconero alla vigilia della sfida con il Lecce, altra tappa da non fallire nella corsa alla Champions: “Si mette il casco e si va in battaglia, non c’è altro modo di fare”. Dubbio Thuram

TORINO – La Juve ha, o almeno aveva, molti problemi. Uno in particolare, però, ne ha appesantito la classifica, lasciando la squadra ai margini della zona Champions: i bianconeri hanno infatti lasciato punti a tutte le ultime sei squadre in graduatoria ad accezione del Monza, incontrato però una volta sola (2-1 al Brianteo). Sabato la preoccupazione si chiama Lecce, che in Salento artigliò il pari (meritandoselo ampiamente) all’ultimo secondo e che adesso cerca disperati punti salvezza. Tudor ha però un modo per eludere il tarlo psicologico che potrebbe insinuarsi nelle teste juventine: “Come dico sempre alla squadra, in ogni partita giochi contro te stesso. La gara è te contro te, prima di tutto. Si va alla guerra, si mette casco e si va, non c’è altro modo di fare. I calcoli sono divertenti ma inutili, tolgono solo concentrazione”.

Tudor e il lavoro sulla mentalità

A Tudor piace questa fama da sergente di ferro che sta esibendo anche qui e che spicca, per contrasto, con i sorrisi benevoli di Thiago Motta, che in certe cose era anche più intransigente ma usava sempre toni e modi più soffici. “In questa settimana ho notato più fiducia, più gusto di fare le cose. Si lavora sulla mentalità e col tempo la si acquisisce: dev’essere quella che è sempre stata, vale a dire che ogni gara la si approccia come una finale. Ogni allenamento e ogni partita devono essere fatti al 100 per 100”.

Tudor, tuttavia, non imputa al suo predecessore le cause della fragilità psicologica, e forse anche fisica, che alla fine ha sbriciolato la squadra. “Dal punto di vista atletico è normale lavorare di meno quando giochi tre volte alla settimana, mentre la fiducia sono stati i risultati a toglierla: gambe e mente sono sempre connessi”.

Dubbio Thuram

Contro il Lecce è esclusa la presenza di Vlahovic e Kolo Muani assieme: “Quando troveremo più equilibrio si potrà fare e si potrebbe fare anche bene”. Per il momento, Tudor non intende discostarsi dalla formazione e dal modulo che ha scelto. Koopmeiners partirà ancora dalla panchina (“ma l’ho visto più pimpante, più energetico se così si può dire”), il resto dipende dal recupero o meno di Thuram, in dubbio fino all’ultimo: eventualmente sarà rimpiazzato da McKennie, con Cambiaso sulla fascia. Anche Conceiçao resterà tra le riserve: “Gli ho detto che mi spiace tanto, ma con una sola partita la settimana le possibilità di giocare diminuiscono. Ma gli ho detto anche di mettermi in difficoltà: io sono il più contento di tutti se uno mi fa cambiare opinione”.

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