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Klopp alla Roma, una voce che fa impazzire la città: “Ma non sarà lui il nuovo allenatore”

Marc Kosicke, agente del tecnico tedesco, smentisce le voci alimentate da un video dei Friedkin sui social. Da Gasperini a Fabregas, ecco chi è stato contattato

Klopp, una suggestione che sta facendo impazzire una città. Non si parla d’altro. Chat sui telefonini impazzite. Arriva davvero, magari, vinciamo la Champions. Radio che raccolgono messaggi dei tifosi, intervistano superesperti di calciomercato. Bookmaker che quotano l’arrivo dell’attuale dirigente della Red Bull (5 anni di contratto a 50 milioni circa). Come è spuntato il nome di Jurgen Klopp? La Roma deve trovare un nuovo allenatore, Ranieri va in pensione dopo i prossimi 90 minuti. Nomi fatti? Tanti. La suggestione nasce da un video che la società aveva preparato per lanciare la campagna abbonamenti. In quella clip di 16 secondi, in una radio locale, un tifoso ipotizza che dietro alle immagini del Colosseo, Lupa, Olimpico, san Pietro, Pantheon ci sia il nome dell’allenatore. Con un po’ di fantasia la C è diventata una K, ed ecco il colpo di teatro dei Friedkin: quel video è una specie di rebus che nasconde il nome di Klopp. Boom.

Dopo il video, l’agenzia e l’articolo

La città impazzisce. C’è chi ci crede, perché no? I proprietari sono americani, stile Hollywood. Hanno stupito con Mourinho. C’è chi non ci crede, ma ne parla comunque. C’è chi non è interessato, ma deve parlarne o subire il discorso. Perché altri non trovano spazio.

Una agenzia dell’AdnKronos con una “fonte Usa vicina ai Friedkin ma che non si occupa di calcio” alimenta il sogno. La “fonte” dice: li conosco, potrebbero provarci. Boom boom. Siti italiani e stranieri riprendono la notizia, secondo la vecchia regola che è meglio riprendere che bucare.

Fino all’articolo della Stampa che con certezza sostiene: Klopp ha detto sì.

A quel punto si agita Roma e la Roma. La società telefona per dire: non è vero, un’operazione del livello Klopp la potrebbero fare solo i proprietari, di persona, andrebbero con il loro aereo, non lo direbbero a nessuno. Arriva anche la smentita dell’agente Marc Kosicke: “La notizia di Klopp come prossimo allenatore della Roma non è vera”. No True. Ma le chiacchiere sono fatte della stessa materia dei sogni. Nessuno crede alla smentita. Scetticismo e speranza sui social. L’autore dell’articolo sulla Stampa interviene in una delle radio più famose, Teleradiostereo, dicendo: “Se scrivo una cosa è perché la so. La so da due giorni ma non ho potuto scriverla per problemi di salute, ho tre costole rotte. Ricevo messaggi e minacce. Non so se davvero sulla Stampa hanno cambiato il mio pezzo, non ho tempo di guardare, ho sempre il telefonino in mano”.

Messaggi in radio e sugli smartphone sono sempre quelli: “Diteci che è vero”.

Il tempo sta per scadere, se è sogno, non sarà contratto. Dopo Torino-Roma arriverà il momento della decisione.

Il nome più saldo resta Gasperini

Il nome che piace a Claudio Ranieri, al primo posto della sua short list, è quello di Gian Piero Gasperini. È lui il profilo preferito dal senior advisor giallorosso, quello che più di tutti risponde alle esigenze della piazza e agli equilibri economici del club. La trattativa con l’allenatore di Grugliasco va avanti da mesi, tra contatti continui, riflessioni condivise e richieste puntuali: dallo stipendio – in linea con i 5 milioni annui più bonus previsti dal contratto con l’Atalanta – alle garanzie tecniche sul mercato (Gasp nei colloqui avrebbe chiesto di mandare via metà squadra, quella che non corre come vuole lui) e alla scelta del corpo dirigenziale con cui lavorare. Non è un corteggiamento leggero, né una trattativa fatta di parole. Dietro c’è un vero progetto, pronto a partire. Ma Ranieri, da solo, non può decidere.

Gasp alza l’asticella con l’Atalanta

Ma è lo stesso Gasperini a lasciare tutto in sospeso: “Io nuovo allenatore della Roma? Non si può, perché c’è un allenatore troppo forte e magari cambia idea…”. Nessuna chiusura, ma nemmeno un’apertura limpida. “Il rinnovo con l’Atalanta non è determinante, ho un contratto. C’è armonia con la società. Ma quello che abbiamo fatto quest’anno sarà difficile da ripetere, e questo mi preoccupa”. Parole da uomo che vuole capire cosa offre il mercato. E che sa di aver fatto, forse, il massimo possibile a Bergamo. Alzare ancora di più l’asticella potrebbe essere una mission impossibile e dopo 9 anni di amore ai colori nerazzurri, una ventata di aria fresca è una prospettiva che lo attrae.

Farioli scartato, De Zerbi resta a Marsiglia

Poi ci sarebbe stato spazio per Francesco Farioli. Giovane, ambizioso, in linea con il progetto giovani richiesto dai Friedkin. Dopo l’addio consensuale all’Ajax è ufficialmente libero. Ieri, ai media olandesi, ha detto: “Ci sono molti rumors, ma io voglio tornare ad allenare. Non mi interessa il brand, conta il modo in cui si fanno le cose”. Ma Ranieri non è convinto, ritiene sia troppo acerbo, sia troppo presto, sia troppo legato a idee tattiche ortodosse e lavagnette. E come ha detto pubblicamente mesi fa: “Farioli? Aspetterà”.

Fabregas blindato dal Como

C’era stato anche un tentativo con Cesc Fabregas, dopo l’ottimo lavoro fatto con il Como. I contatti si erano fatti intensi, la proprietà giallorossa aveva studiato il profilo, ma i fratelli Hartono, proprietari del club lombardo, hanno rilanciato con forza. E Fabregas, che ha rifiutato anche il Bayer Leverkusen, sembra destinato a restare in riva al lago. Più si allunga la lista dei nomi, più sale il mistero e si sogna il colpo di teatro. Aspettiamo il sipario.

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