Soltanto due squadre (Psg e Barcellona) possono ancora vincere il triplete. Soltanto un calciatore può fare di più e conquistare l’impossibile: 3 +1, il personale poker che va contro ogni legge se non quella che guida il mondo occidentale e il calcio, la legge di mercato. Il suo nome è Kvicha Kvaratskhelia e il mercato è quello che, riaprendosi a gennaio, gli ha consentito di andare da Napoli a Parigi. Risultato: con la maglia dei francesi ha già vinto la Ligue 1 (con sei giornate d’anticipo). È in finale di Coppa di Francia (contro il Reims, non impossibile) e ha un piede in finale di Champions (basterà non perdere nel ritorno con l’Arsenal). E lasciamo perdere la possibilità inedita del Mondiale per club, a cui le squadre europee arriveranno stremate o cambiate. L’opportunità davvero straordinaria è che, tralasciando la somma, Kvara possa collezionare due addendi unici, due campionati: oltre a quello in cassa con il Psg, quello a un passo con il Napoli.
Due campionati vinti in un anno
Gli spetterebbe. Ha giocato 17 partite, segnato 5 gol e fatto 3 assist. È partito a +3 sull’Inter, esattamente come ora. Se si discute della possibilità di considerare campione Chiesa a Liverpool (gli manca una partita, che gli dovrebbero concedere), non si può fare altrettanto con Kvara a Napoli. Le statistiche diranno (ma spesso nel farlo mentono) se la squadra è migliorata nel punteggio e nella media gol senza di lui. Qualcuno sosterrà che, togliendolo dalla scena, i due esiti sarebbero stati identici (mentre in Champions il suo apporto è innegabile). La questione dei numeri è oscurata dal peso dei sentimenti. A Napoli già si discute se invitare Kvara alla (eventuale, va per scaramanzia aggiunto) festa scudetto. Ha tradito? È stato tradito? Conte non l’ha capito? De Laurentiis l’ha messo all’incasso? Voleva più soldi? Voleva più gloria? Se la risposta è l’ultima ha avuto ragione lui, ha moltiplicato le opportunità per due, tre, quattro. Sì, ma la “sceneggiata” al murale di Maradona, il vuoto sulla fascia sinistra. Quando la realtà è un’ipotesi alternativa tutto si tiene: con lui Napoli già campione, con lui mai più. A occhio, la prima; ma è solo un’idea. Nei risultati contano anche gli umori e gli amori. Quando uno finisce non è che non sia esistito mai e la felicità successiva dovrebbe annullare ogni rimpianto. Napoli forse è più incline al ri-abbraccio di Conte o De Laurentiis. Quanto a Kvara, facesse poker sarebbe l’unico a sfidare Yamal per il pallone d’oro (ma vorrebbe dire che l’ha superato in Champions). Dagli torto. Dagli perdono.