La vita ricomincia a 31 anni. «Ho vissuto 90’ indimenticabili, porterò con me i ricordi di questa serata per sempre». Giovanni Di Lorenzo si sta abituando a riscrivere la storia azzurra e l’ha fatto di nuovo nello stadio di Udine, sullo stesso palcoscenico in cui guidò i suoi compagni il 4 maggio del 2023 alla conquista matematica del terzo scudetto. Questa volta aveva invece sulle spalle la maglia della Nazionale e l’ha nobilitata nel migliore dei modi: segnando in Nations League contro Israele una doppietta con la fascia di capitano sul braccio, un onore senza precedenti per un giocatore del Napoli. L’ultimo a indossare i gradi dell’Italia era stato infatti Lorenzo Insigne il 4 giugno del 2018 contro l’Olanda a Torino, ma lo aveva fatto part-time e solamente a gara già in corso, non partendo dal 1’.
Per questo la soddisfazione che si è tolto Di Lorenzo è senza precedenti ed è un’altra conferma della grande crescita fatta nelle ultime stagioni dal difensore di origini toscane, tornato ieri pomeriggio a Castel Volturno con il morale alle stelle. «Sono arrivato ad alti livelli un po’ tardi, ma le gratificazioni per tutti i sacrifici che ho fatto durante il mio percorso di calciatore stanno arrivando lo stesso e me le godo…». Le amarezze della scorsa annata sono invece alle spalle e il capitano del Napoli non ha più voglia di pensarci più di tanto. «Nell’arco di una carriera ci sono sempre dei momenti negativi, ciò che conta è avere la forza per superarli. Io conosco soltanto la strada del lavoro e in questa stagione sono partito bene in campionato e poi con la Nazionale. Ho la guida di due grandi allenatori: Luciano Spalletti da un po’ di tempo in più e negli ultimi mesi anche di Antonio Conte, con il quale stiamo girando pagina. Dedico la gioia di Udine a mia moglie e alle mie figlie, che mi hanno dato sempre un sostegno eccezionale».
Di Lorenzo domenica ritorna da ex a Empoli, dove ha conosciuto la gavetta prima di imporsi ad altissimi livelli. Il club toscano non lo ha dimenticato e gli ha fatto subiti i complimenti sui social (“Ti aspettiano”), ma la trasferta in Toscana sarà come sempre disseminata di trappole: per il Napoli e il suo capitano, che comunque proverà a cavalcare l’entusiasmo dopo la riscossa in Nazionale. Il fallimento agli Europei in Germania è alle spalle e lo stesso vale per il decimo posto nel campionato scorso. Merito anche della fiducia di Spalletti e Conte, che hanno avuto un ruolo decisivo per la rinascita del difensore azzurro, considerandolo entrambi un prezioso punto fermo in campo e nello spogliatoio.
I propositi di addio al Napoli sono acqua passata e Di Lorenzo negli ultimi mesi è cresciuto molto anche dal punto di vista tattico, tant’è che la doppietta di Udine in Nazionale è stata firmata dal difensore partendo dal ruolo di braccetto in un reparto arretrato schierato a tre. A Empoli in campionato il capitano tornerà nel suo ruolo naturale di esterno con naturalezza. Ci sono altre pagine di storia da scrivere.