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La Fiorentina riparte da Parma, tante facce nuove per l’esordio viola. Palladino: “Siamo emozionati”

Il mercato e l’allenatore hanno cambiato fisionomia alla squadra. In campo quattro giocatori nuovi e il ritorno di Amrabat. Al Tardini 3.500 tifosi

Bentornato campionato. L’ultima volta due mesi e mezzo fa, in quella strana gara di fine stagione a Bergamo. La finale di Atene che ancora bruciava e una vittoria che non spostò di un millimetro quanto già guadagnato sul campo. Ma a pensarci bene, negli ultimi settantasei giorni, molto è cambiato. A partire dall’allenatore: non più Vincenzo Italiano, che ha chiuso il suo triennio riportando la Fiorentina in Europa ma non riuscendo a conquistare il trofeo che avrebbe suggellato il ciclo, al suo posto c’è Raffaele Palladino. Ambizioso, carico di idee e portatore di un cambiamento tattico che è stato possibile intravedere nelle amichevoli estive ma che da questo pomeriggio (ore 18.30, a Parma) dovrà iniziare a trovare conferme e continuità. Dal 4-2-3-1 al 3-4-2-1. Non sono soltanto numeri ma è un assetto che svela anche un cambio di mentalità, di approccio. Ripartenza dal basso, ok. Ma anche capacità di resistere, soffrire e poi andare in velocità sfruttando le fasce e ricercando il più possibile la verticalizzazione. Fantasia, imprevedibilità, concretezza.

Se l’ultima gara della scorsa stagione era stata decisa dalla doppietta di Belotti e dal sigillo di Nico Gonzalez, è facile intuire come in poco più di due mesi molto sia cambiato. Belotti è al Como, Nico non è stato convocato perché al centro di una trattativa che con l’arrivo in viola di Gudmundsson dovrebbe portare l’argentino alla Juventus. L’accordo coi bianconeri, da parte del giocatore, è già stato raggiunto. Adesso la palla passa al presidente Commisso, che nei giorni scorsi aveva fermato tutto in attesa che si sbloccasse l’affare che ha consegnato a Palladino il suo nuovo interprete offensivo. Si attende il via libera da parte di Commisso e poi i viola potranno rispondere all’offerta da 30 milioni di euro più bonus presentata dalla Juventus per il numero dieci. Che resta tale, almeno nei numeri di maglia ufficiali, ma sul quale aleggia lo spettro del calciomercato.

Nico a parte, è proprio l’attacco il reparto maggiormente ritoccato. Nella formazione che Palladino potrebbe schierare al Tardini dovrebbero agire Colpani e Kouame alle spalle di Kean riferimento offensivo. Con Gudmundsson che presto si prenderà una maglia da titolare e con Beltran e Sottil che si giocheranno le proprie carte per creare qualche dubbio all’allenatore. A centrocampo, manovre in corso. Al momento Amrabat e Mandragora compongono la mediana titolare ma il mercato chiuderà tra due settimane e qualcosa potrebbe cambiare. Il marocchino si è messo a disposizione dei viola e Palladino, insieme alla dirigenza, sta cercando di convincerlo a rimanere. E poi c’è Richardson, convocato e pronto a mettere nelle gambe qualche minuto prezioso.

Sugli esterni ecco Dodò a destra e Parisi a sinistra mentre in difesa spazio al nuovo acquisto Pongracic con Quarta alla sua destra e Biraghi a sinistra in attesa che Ranieri sconti il turno di squalifica. In porta potrebbe esordire De Gea, col tecnico che oltre a Terracciano ha convocato anche Martinelli tenendo però fuori dalla lista Christensen. «Siamo molto carichi ed emozionati, ci siamo preparati molto bene per l’inizio del campionato — ha detto Palladino ai canali del club — I nuovi arrivati sono molto importanti, di caratura internazionale, si sono integrati molto bene e sono molto soddisfatto».

Il lavoro tattico prosegue e Palladino, pensando anche al mercato, aggiunge: «Abbiamo cambiato il sistema e i principi di gioco, ogni allenatore ha la sua idea di calcio e ci vuole un po’ di tempo. Ogni giorno abbiamo messo un mattone in più. Non siamo ancora al 100%, c’è il mercato di mezzo e qualche tassello da mettere dentro: ma quanto fatto è stato importante, con una crescita quotidiana della squadra». Infine, sui tifosi: «Sono la nostra famiglia, l’energia positiva, il sostegno nei momenti di difficoltà che ci saranno». A Parma il settore ospiti sarà esaurito (3.500 posti), per il primo esodo della stagione.

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